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Come diventare tecnico della riabilitazione psichiatrica: mansioni e stipendio

Se la tua ambizione è lavorare nel campo della rieducazione psicosociale allora ti interesserà sicuramente sapere come diventare tecnico della riabilitazione psichiatrica.

Eclissato dalla ‘notorietà’ di altre figure sanitarie, con le quali viene spesso confuso, il profilo è legato a buone prospettive occupazionali, essendo uno dei più ricercati attualmente sul mercato.

A parte gli addetti ai lavori, in pochi sanno che si tratta di una professionalità ben definita e disciplinata a livello normativo, dotata pertanto di una personale identità operativa.

Nel corso di questa guida analizzeremo le mansioni, la formazione, la specializzazione e le opportunità lavorative per un profilo esperto nelle tecniche della riabilitazione psichiatrica.

Chi è il tecnico della riabilitazione psichiatrica

La figura del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, identificata anche con l’acronimo Terp, è stata istituita dal D.M. n. 182 del 29 marzo 2001, con l’obiettivo di sostituire la vecchia figura professionale del ‘tecnico dell’educazione e della riabilitazione psichiatrica e psicosociale’.

Il Decreto fornisce in merito alla nuova professionalità la seguente definizione:

“Il tecnico della riabilitazione psichiatrica è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, svolge, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da un’équipe multidisciplinare, interventi riabilitativi ed educativi sui soggetti con disabilità psichica.”

Si tratta quindi di una figura professionale che fornisce servizi di riabilitazione e rieducazione ai soggetti che soffrono di una disabilità di natura psichica.
L’attività in questione fa parte di un progetto terapeutico multidisciplinare, per il cui successo è previsto l’intervento di vari professionisti.

Il tecnico della riabilitazione psichiatrica, nell’ambito delle sue mansioni, collabora con psichiatri, psicologi, assistenti sociali e terapisti.

L’obiettivo cui tende la riabilitazione psichiatrica è il raggiungimento del massimo livello di autonomia del paziente.

A questo punto è d’obbligo una breve panoramica generale sul concetto di riabilitazione psichiatrica, attraverso la quale è possibile comprendere meglio la professionalità.
Sul sito Wikipedia si legge la seguente definizione:

“La riabilitazione psichiatrica può essere definita come l’insieme di tecniche e di interventi utili a diminuire gli effetti della cronicizzazione del disagio psichico e a promuovere attivamente il reinserimento della persona nel contesto sociale e lavorativo di riferimento. La riabilitazione presuppone la multidisciplinarietà, in quanto i contesti in cui il disagio psichico si manifesta sono diversi. Essa coinvolge la persona, la famiglia, la comunità e il territorio di riferimento.”

In pratica si tratta di un intervento finalizzato limitare gli effetti del disagio psichico, rimuovendo laddove possibile gli ostacoli che compromettono la capacità di svolgere ruoli sociali; in parole semplici una riabilitazione che mira a sviluppare nell’individuo la capacità di gestire i sintomi provocati dalla disabilità.

Attraverso il percorso riabilitativo il paziente riesce a reinserirsi in un contesto sociale e/o lavorativo.

Cosa fa: le mansioni

Entriamo quindi nel cuore del nostro post e cerchiamo di capire cosa fa in pratica un profilo esperto in tecniche della riabilitazione psichiatrica.

Il primo fondamentale step consiste in un’accurata analisi del paziente, finalizzata ad individuare potenzialità, debolezze, esigenze e opportunità legate al contesto circostante.

Sulla base delle informazioni raccolte, e quindi della tipologia di disabilità, il TeRP fissa gli obiettivi da raggiungere e predispone il programma di riabilitazione più adeguato alla casistica. Il tutto viene gestito in collaborazione con altri professionisti.

Lo step successivo riguarda la gestione pratica della riabilitazione, che consiste in una serie di attività quali il confronto con la famiglia e il contesto sociale nel quale vive il paziente, la formazione del personale di supporto e il monitoraggio dei progressi determinati dal programma di riabilitazione.
Il traguardo finale può essere considerato raggiunto quando il paziente avrà migliorato le relazioni interpersonali.

Chiaramente l’efficacia programma è legato al livello di personalizzazione sulla base del quale è stato  strutturato. Ogni paziente è diverso dall’altro per cui ha caratteristiche peculiari per le quali è necessario predisporre interventi specifici.
Nella riabilitazione psichiatrica non esistono programmi standard, universali, da applicare indistintamente a tutti i pazienti.

Nell’elenco che segue una sintesi delle principali mansioni:

  • Analisi del paziente (potenzialità, difficoltà, bisogni, e contesto circostante)
  • Valutazione della disabilità
  • Identificazione degli obiettivi da raggiungere attraverso la terapia
  • Impostazione del programma di intervento
  • Gestione dell’intervento di riabilitazione
  • Interazione e confronto con la famiglia del paziente
  • Monitoraggio e valutazione dei progressi
  • Formazione del personale di supporto

Chiaramente l’elenco non è esaustivo ma intende semplicemente fornire una panoramica generale della professionalità.

Lo stipendio

Nell’ambito di una panoramica completa relativa alla professione di un tecnico della riabilitazione psichiatrica non può mancare il dato economico.

Come per qualsiasi altra professione, anche lo stipendio relativo alla riabilitazione psichiatrica dipende da una serie di variabili, tra le quali il contesto e la struttura, i turni, gli straordinari e chiaramente l’esperienza nel settore.

Per avere un’idea, in Italia i terapisti della riabilitazione psichiatrica percepiscono uno stipendio medio pari a 18.000 euro lordi annui.
Alla cifra media nazionale si aggiungono poi eventuali indennità.

Diverso il discorso per i profili che svolgono la libera professione.
Solitamente un libero professionista esperto in tecniche della riabilitazione psichiatrica percepisce uno stipendio molto più alto; maggiore è l’esperienza accumulata nel settore maggiore sono i guadagni.

Differenza tra psicologo e tecnico della riabilitazione psichiatrica

Tra i non addetti ai lavori, nel linguaggio comune, psicologo e tecnico della riabilitazione psichiatrica vengono spesso identificati nella stessa professionalità.
I due termini vengono utilizzati quasi come sinonimi anche se in realtà indicano professioni diverse.

Le differenze tra i due profili riguardano sia il percorso formativo e sia la modalità di intervento sulla base della quale operano.

Lo psicologo ha conseguito una laurea in psicologia e il suo intervento si basa prevalentemente sul colloquio e su strumenti di tipo diagnostico.

L’intervento dello psicologo non prevede la somministrazione di farmaci.

Il tecnico della riabilitazione psichiatrica svolge la sua attività in sinergia con altri professionisti.
Rientra quindi in una equipe, formata da profili vari, coordinata da uno psicologo, uno psichiatra o uno psicoterapeuta.

Come diventare tecnico della riabilitazione psichiatrica

Il punto di partenza formativo per diventare tecnico della riabilitazione psichiatrica è identificato nel conseguimento di una laurea in ‘Tecnica della riabilitazione psichiatrica’, appartenente alla classe L/SNT2.

Trattandosi di un corso afferente alle professioni sanitarie è previsto un numero programmato a livello nazionale.
Il numero dei posti è indicato all’interno del bando pubblicato dal Miur con cadenza annuale.

Per poter accedere al corso è necessario superare un test di ammissione composto da 60 domande, per ognuna delle quali vengono fornite 5 possibilità di risposta.

Ecco di seguito la composizione delle domande del test:

  • 8 domande di matematica e fisica
  • 12 domande di cultura generale
  • 18 domande di biologia
  • 12 domande di chimica
  • 10 domande di logica

Superato il test si accede al corso triennale il cui programma di studi varia da ateneo ad ateneo.

In linea generale il corso in ‘Tecnica della riabilitazione psichiatrica’ prevede le seguenti materie:

  • Scienze biomediche
  • Fisiologia e anatomia
  • Psicopatologia generale
  • Psicoterapia e psicologia clinica
  • Tecniche di comunicazione e psicoterapeutiche
  • Riabilitazione psichiatrica in età evolutiva
  • Riabilitazione psichiatrica delle dipendenze
  • Riabilitazione psichiatrica generale
  • Biologia e morfologia di base
  • Tecniche riabilitative
  • Psicologia generale
  • Psichiatria
  • Farmacologia
  • Neurologia
  • Statistica
  • Aspetti giuridici e organizzativi della psichiatria

Al fine di consentire al corsista di familiarizzare con la realtà operativa del settore, il triennio prevede lo svolgimento di un tirocinio obbligatorio.

L’esame finale del corso triennale ha valore di esame di Stato per cui fornisce anche l’abilitazione alla professione.

Per poter esercitare la professione è previsto un ulteriore step che consiste nell’iscrizione all’Albo dei tecnici della riabilitazione psichiatrica, ovvero la ‘Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (FNO TSRM e PSTRP)’.

Chi desidera conseguire un’ulteriore specializzazione ha varie possibilità: può ad esempio iscriversi ad una magistrale in ‘Scienze riabilitative delle professioni sanitarie’, oppure a un master post-laurea di primo livello.

Il tecnico della riabilitazione psichiatrica che intende frequentare un’università online per conseguire una specializzazione magistrale in ambito prevalentemente psicologico ha la possibilità di iscriversi al curriculum Psicologia clinica e della riabilitazione relativo al corso di laurea magistrale in Psicologia.

Si tratta di un percorso biennale attivato dall’università telematica Niccolò Cusano che mira a promuovere competenze teoriche e pratiche negli ambiti della psicologia dei processi cognitivi normali e patologici, della neuropsicologia, delle neuroscienze, della valutazione psicometrica.

Gli sbocchi lavorativi

Il tecnico della riabilitazione psichiatrica, al di là delle opinioni più o meno valutabili, possiede una professionalità spendibile in numerosi ambiti del mercato, per cui vanta un buon tasso occupazionale.

Per comprendere meglio il valore della professionalità in ottica occupazionale riportiamo alcuni dati resi noti da Almalaurea.

Secondo le statistiche il 72,7% dei laureati a Milano ha trovato impiego a distanza di un anno dal conseguimento del titolo.
La percentuale, che fa riferimento al solo capoluogo lombardo ma che rende perfettamente l’idea delle potenzialità della professione, sembra essere destinata ad aumentare ulteriormente nel corso dei prossimi anni, col palesarsi degli effetti legati alle restrizioni e alle preoccupazioni del periodo pandemico.

Attualmente i laureati in tecnica della riabilitazione psichiatrica trovano impiego sia nel settore dei servizi sanitari pubblici che in quelli privati.

Tra gli sbocchi lavorativi segnaliamo tutte le strutture che prevedono dipartimenti di salute mentale e per le dipendenze; in particolare, centri di salute mentale, servizi residenziali, strutture psichiatriche, ospedali psichiatrici giudiziari, SERT (Servizi per le Tossicodipendenze), comunità riabilitative, strutture per minori, servizi di neuropsichiatria infantile.

Tra le possibilità riservate ai tecnici della riabilitazione psichiatrica rientra anche la libera professione.
I liberi professionisti hanno la possibilità di lavorare in proprio previa apertura di una Partita Iva.

Ora hai sicuramente un’idea più chiara della professione; sai cosa fa un tecnico della riabilitazione psichiatrica e quali sono le opportunità lavorative.

Se sei interessato ad acquisire un know how di livello avanzato spendibile nel settore sanitario non devi fare altro che richiedere maggiori info sui percorsi di specializzazione Unicusano compilando il form che trovi cliccando qui!

Credits: Dmyrto_Z / Depositphotos.com

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