Tanti giovani appassionati di sport sognano di trasformare la passione in un lavoro; ecco perché in tanti si domandano come diventare professore di educazione fisica.
Si tratta di una professione che da sempre esercita un forte appeal sui ragazzi, fin da quando iniziano ad approcciarsi all’amatissima materia ‘educazione fisica’.
Nell’immaginario collettivo si tratta di una professione facile, che può essere esercitata senza alcun titolo specifico, o comunque attraverso la frequentazione di qualche corso di specializzazione professionale.
In pochi sanno che per insegnare educazione fisica è necessaria la laurea.
Nel corso di questa guida analizzeremo innanzitutto la figura professionale per poi conoscere nel dettaglio il percorso di studi abilitante all’insegnamento, ovvero i requisiti per insegnare educazione fisica.
Risponderemo inoltre ad una serie di quesiti comuni e ricorrenti come ad esempio ‘con una laurea triennale in scienze motorie si può insegnare?’ oppure ‘ il fisioterapista può insegnare educazione fisica?’.
Chi è e cosa fa l’insegnante di educazione fisica nelle scuole
Prima di addentrarci nel discorso relativo alla formazione è d’obbligo una breve premessa per familiarizzare con la professionalità e le relative mansioni.
Professore di ginnastica, prof di educazione fisica, o in qualunque altro modo lo si voglia chiamare, il profilo è visto come colui il quale permette ai ragazzi di trascorrere ore piacevoli al di fuori dei banchi.
Il suo ruolo consiste nell’insegnare attività sportive/motorie all’interno delle scuole primarie e secondarie.
A seconda dei casi può insegnare sport individuali, come ad esempio il salto in lungo e la corsa a ostacoli, oppure sport di gruppo, come ad esempio la pallavolo, il basket e il calcio.
L’attività di insegnamento non riguarda soltanto la parte pratica/fisica ma anche l’aspetto teorico dello sport, ovvero regole, tecniche e strategie.
Il lavoro di un insegnante di educazione fisica va ben oltre l’insegnamento tecnico della disciplina sportiva. La sua ‘missione’ si presenta decisamente più ampia e articolata rispetto al mero sviluppo delle abilità motorie.
L’obiettivo di un professore è sviluppare lo spirito di gruppo, la sana competizione e la consapevolezza di sé e delle proprie capacità.
Tra le finalità perseguite da un professore di educazione fisica la trasmissione dei valori e dell’etica dello sport.
Un altro aspetto importantissimo legato all’attività è quello relativo all’educazione alimentare, che nello specifico consiste nell’abbinare all’attività sportiva una dieta equilibrata.
A seconda dell’età degli alunni, il prof deve essere abile nel promuovere nella giusta maniera uno stile di vita salutare, sia a livello fisico che alimentare.
Quanto guadagna
Dopo aver ampiamente descritto le mansioni è fondamentale parlare dell’aspetto economico per capire quanto guadagna un professore di educazione fisica.
Partiamo da un presupposto importante che riguarda la professione in questione ma che in generale fa riferimento a qualsiasi attività professionale.
La retribuzione di un insegnante è legata ad una serie di variabili, che impattano sulle cifre mensili, come ad esempio il contesto (scuola pubblica o privata) e l’avanzamento di carriera, che di norma avviene ogni 5 anni.
Lo stipendio di un professore di educazione fisica appena iscritto in ruolo parte da un minimo di 1.250,00 euro mensili.
È tuttavia possibile arrivare a cifre che sfiorano i 2.000,00 euro al mese.
Come diventare insegnante di educazione fisica
Entriamo nel cuore del nostro post, ovvero nella sezione in cui ‘sveleremo’ l’iter per insegnare educazione fisica a scuola.
Partiamo da un presupposto generale importante: per insegnare educazione fisica alle elementari o per insegnare fisica alle superiori è necessaria la laurea.
Il percorso formativo inizia quindi con un corso di laurea in Scienze motorie (L-22) seguito da un corso di laurea magistrale in Scienze e tecnica dello sport (LM-68).
Ciò risponde alla domanda ricorrente di tanti studenti che si domandano se è possible insegnare educazione fisica con laurea triennale.
La risposta è chiaramente negativa; bisogna quindi conseguire il titolo magistrale.
Le classi di laurea appena elencate escludono quindi tutte le altre, per cui anche le classi delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione (SNT2) non forniscono il requisito per l’accesso al concorso.
Tra i percorsi di studio più attuali rispetto alle esigenze pratiche e formative dei giovani segnaliamo la proposta attivata dall’università telematica Niccolò Cusano.
Il triennio mira a fornire allo studente le basi scientifiche, tecniche e metodologiche-didattiche delle attività motorie.
Il piano di studi è incentrato sugli aspetti biologici e fisiologici dell’esercizio fisico e sulle basi psico-pedagogiche e sociali dell’educazione motorie e dei relativi aspetti giuridici.
Per avere un’idea chiara del percorso di studi riportiamo di seguito le materie previste dal programma:
- Primo anno: anatomia, biologia umana, biochimica, psicologia generale, attività motoria di base, fisiologia, pedagogia applicata alle attività motorie, sport individuali (atletica e ginnastica)
- Secondo anno: basi metodologiche dell’allenamento, medicina, endocrinologia, economia e contabilità delle aziende sportive, attività motoria adattata, psicologia dello sviluppo, diritto privato dello sport, lingua straniera, informatica
- Terzo anno: igiene e prevenzione negli impianti sportivi, tecniche di comunicazione dello sport, giochi sportivi
Il biennio magistrale in Scienze e tecnica dello sport approfondisce gli aspetti biomedici, psicopedagogici, sociali e giuridici afferenti le principali categorie sportive, oltre chiaramente alle metodologie di allenamento.
La preparazione erogata dal corso di laurea permette di acquisire le basi e i requisiti per diventare insegnate ma fornisce anche il know how per intraprendere, eventualmente, altre strade.
Il laureato può ricoprire i ruoli di direttore tecnico, allenatore, preparatore atletico e analista di gara.
Sia il corso di laurea triennale in Scienze motorie e sia la magistrale in Scienza e tecnica dello sport possono essere seguiti attraverso la modalità e-learning, ovvero la modalità a distanza.
La metodologia formativa consente di personalizzare i tempi dell’apprendimento sulla base delle peculiari esigenze, senza il vincolo della presenza in aula.
Le lezioni possono essere seguite comodamente in streaming, a qualsiasi ora del giorno o della notte, 7 giorni su 7.
Tutto il materiale didattico è disponibile all’interno di un’area riservata, alla quale lo studente può accedere dopo aver inserito username e password.
Inoltre, l’indirizzo di Scienze Motorie è inserito all’interno della proposta dei Percorsi Eccellenza per cui prevede la possibilità di spacchettare gli esami in più esoneri, e quindi di studiare in maniera più approfondita tutti gli argomenti.
Dopo aver ottenuto la laurea in educazione fisica, o più precisamente in scienze motorie, è necessario conseguire 24 CFU in discipline socio-psico-pedagogiche.
Successivamente bisogna superare un concorso pubblico per poter poi effettuare l’iscrizione in graduatoria.
Per la pubblicazione del bando di concorso bisogna monitorare il sito del Miur.
Una precisazione relativa ai requisiti: per insegnare scienze motorie il possesso del diploma conseguito presso gli Istituti Superiori di Educazione Fisica (ISEF) non è sufficiente. Il titolo non fornisce l’accesso al concorso.
Una valida alternativa per diventare insegnante di ginnastica, ovvero per lavorare nelle scuole pur non avendo superato il concorso, è la MAD.
La Messa A Disposizione permette di iniziare a lavorare nel ruolo di supplente.
Si tratta in pratica di una candidatura spontanea per la quale l’aspirante professore viene inserito nelle graduatorie di terza fascia, alle quali si attinge per coprire eventuali supplenze.
Ora sai come si diventa professore di educazione fisica e conosci i requisiti per poter insegnare.
Se la professione ti affascina e hai deciso di intraprendere la strada per ottenere l’abilitazione per l’educazione fisica non devi fare altro che chiedere ulteriori info sul corso di laurea in Scienze motorie attraverso il form online che trovi cliccando qui!
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