Master | 10 Luglio 2024
Come diventare cartologo: studi e opportunità

Come diventare cartologo: studi e opportunità

La rappresentazione grafica di spazi geografici è una scienza antichissima che ancora oggi riveste un’enorme rilevanza per una serie di attività; ecco perché, se ti appassiona la cartografia dovresti sapere come diventare cartologo.
Pur essendo poco nota, quella del cartografo è una professione estremamente importante, grazie alla quale si hanno a disposizione mappe e carte geografiche, ovvero informazioni utili per la conoscenza dei territori e per gli spostamenti.
Nel corso dei prossimi paragrafi conosceremo meglio il cartologo, o cartografo che dir si voglia; scopriremo cosa fa in concreto, la formazione e le opportunità lavorative.

Chi è e cosa fa il cartografo

Per iniziare a familiarizzare con la figura del cartografo è necessario partire dall’oggetto dei suoi studi, e quindi della sua attività: la cartografia.
Sul sito di Wikipedia la definizione riportata è la seguente:
“La cartografia è l’insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate alla rappresentazione, simbolica ma veritiera, su supporto piani (carte geografiche) o sferici (globi), di informazioni geografiche, statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali, relative allo spazio geografico rappresentato.”
Si tratta quindi di una scienza antichissima che studia e realizza mappe.
Il professionista esperto in cartografia viene definito ‘cartografo’, ovvero colui il quale si occupa di identificare la configurazione dei luoghi e realizzarne raffigurazioni in scala.
In pratica, si occupa di elaborare o aggiornare mappe e cartine in scala o dati territoriali.Il profilo in questione interpreta il territorio basandosi sui dati geografici, immagini satellitari, fotografie aeree.
Chiaramente, la realizzazione della carta deve tenere in considerazione la finalità a cui è destinata.
La cartografia può quindi essere rivolta ad atlanti, navigatori satellitari, mappe stradali, mappe militari e marittime. Può inoltre essere finalizzata alla realizzazione di tabelle, grafici, diagrammi, sondaggi e fogli di calcolo per la trasmissione di informazioni complesse.

Il cartografo può anche lavorare alla progettazione della viabilità in contesti urbani o alla revisione del catasto, in ambito amministrativo.

Tra le mansioni di un professionista rientra inoltre l’elaborazione di nuove tecnologie per la gestione dei dati geografici (acquisizione, elaborazione e analisi).

Nell’ambito della sua attività il cartografo utilizza appropriati metodi di calcolo, strumenti e programmi di disegno, software per la creazione di mappe digitali, sistemi informativi geografici (GIS) per la mappatura delle caratteristiche del paesaggio.
Il taglio delle carte, l’uso dei simboli, della scala e delle proiezioni con i relativi calcoli, la frequenza e la scrittura dei toponimi sono sua scelta e diretta responsabilità e dipendono dalle sue competenze.

Dove lavora

Trattandosi di una professione poco nota cerchiamo di capire quali possono essere gli sbocchi occupazionali per un cartografo, ovvero i settori in cui più frequentemente può trovare impiego.

Le opportunità lavorative per un esperto di cartografia si concretizzano prevalentemente presso gli studi tecnici, le imprese edili e le imprese stradali.

Tra gli sbocchi anche gli enti pubblici, e più precisamente le agenzie del territorio d gli istituti geografici militari.

Per quanto riguarda la modalità lavorativa il cartografo può svolgere la professione sia in qualità di dipendente che di libero professionista.

Come diventare cartografo

Come accennato in precedenza, la cartografia è una scienza antichissima. Tuttavia non esiste una regolamentazione precisa per ciò che concerne la formazione.
Quindi, per diventare cartografo non è previsto un percorso formativo unico.
Il punto di partenza ideale è identificabile in una formazione tecnica/tecnologica.
Le conoscenze essenziali per svolgere la professione riguardano materie come l’urbanistica, la topografia, la geografia, la geologia, la biologia, le scienze naturali, il diritto urbanistico, la matematica e la geometria.
Per quanto riguarda l’indirizzo di studi universitario esistono varie possibili alternative, altrettanto valide per la formazione di un cartografo.
Ingegneria civile, ad esempio, può essere considerata una facoltà in grado di fornire le conoscenze di base per la professione.
Altre possibilità sono identificabili nei corsi che approfondiscono le scienze biologiche, le scienze e le tecnologie per l’ambiente, e la natura, le scienze geofisiche, o ancora le scienze della pianificazione territoriale.
Ora sai cosa fa un cartografo e qual è la formazione ideale per svolgere la professione.
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Credits:
AndreyPopov / Depositphotos.com

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