Se piante, colture e sostenibilità sono argomenti che suscitano il tuo interesse allora ti interesserà sapere come diventare agronomo.
Nonostante si viva nell’era del digitale e delle tecnologie, il settore agricolo continua ad essere fondamentale e trainante per l’economia.
Nel settore alimentare cresce costantemente la richiesta di profili qualificati; una richiesta che non riguarda soltanto i cosiddetti ‘braccianti’ ma che si indirizza sempre più spesso verso professionisti in grado di fornire consulenza relativamente a tecniche e metodologie produttive, sicure ed ecosostenibili da applicare alla produzione agricola.
Agronomia: cosa studia
Per comprendere la professionalità dell’agronomo bisogna avere chiaro il concetto di ‘agronomia’, ovvero la disciplina oggetto del suo operato.
Al fine di iniziare a familiarizzare con l’argomento riportiamo di seguito la definizione di ‘agronomia’ presente sul sito di Wikipedia:
“L’agronomia è un ambito multidisciplinare che si occupa dell’applicazione di principi scientifici all’agricoltura (comprendente aspetti studiati dalle discipline quali biologia, chimica, fisica, geologia, pedologia, ecologia, economia, sociologia, etica ingegneria, paesaggistica e progettazione). In termini pratici è l’insieme delle tecniche e delle tecnologie che vengono impiegate per rendere più efficienti ed efficaci i risultati delle attività economiche che impiegano tali conoscenze.”
La disciplina studia i fattori che condizionano la crescita delle piante con l’obiettivo di individuare tecniche il più possibile sostenibili; tecniche che da un lato riducano gli effetti negativi sull’ambiente e dall’altro garantiscano elevati standard di sicurezza, sia per ciò che concerne la qualità dei prodotti e sia il lavoro dell’agricoltore.
Cosa fa l’agronomo
L’agronomo si occupa di tutto ciò che riguarda la produzione agricola, dagli aspetti economici a quelli progettuali, con particolare attenzione all’ambito ecologico. L’agronomo, infatti, molto spesso lavora come consulente in aziende agricole (anche se nulla vieta al dottore agronomo di aprire un’azienda agricola in proprio), fornendo le proprie indicazioni sulla produzione agroalimentare, dalle coltivazioni agli allevamenti, ma anche sugli aspetti economici e contabili, senza trascurare l’impatto ambientale che l’azione agricola comporta sul territorio.
Tra i compiti dell’agronomo possiamo citare:
- fornire consulenze nel campo dell’allevamento e della cura di animali e vegetali
- predisporre piani di bonifica del territorio
- rilasciare certificazioni di qualità dei prodotti
- progettare interventi forestali come ristrutturazione dei vigneti e rimboschimenti
- verificare lo stato di salute delle piante e dei vegetali
- fare sopralluoghi presso le aziende
- fornire consulenze di ordine economico circa i finanziamenti dello Stato.
Da questo breve e non esaustivo elenco, si capisce facilmente come l’agronomo sia un professionista assolutamente indispensabile per le aziende agricole moderne.
Dove lavora
L’agronomo possiede competenze e conoscenze che possono essere spese in vari ambiti del mercato.
I principali sbocchi lavorativi si concretizzano nei seguenti contesti:
- aziende di vario tipo tra cui:
- aziende agricole;
- aziende private di produzione di mezzi tecnici per le produzioni vegetali (es: fertilizzanti ecc…);
- aziende di produzione mangimistica;
- aziende pubbliche (es: Regioni, Comuni, Enti Locali, Enti Parchi ecc…).
- organizzazioni di vario tipo tra cui:
- organizzazioni operanti nella Cooperazione Internazionale;
- organizzazioni pubbliche;
- organizzazioni private.
- enti di certificazioni;
- vivai;
- consorzi;
- cooperative;
- privati cittadini.
Come diventare agronomo
Il percorso di studi principale per diventare agronomo è, ovviamente, la facoltà di agraria.
I corsi di laurea triennali in Scienze e Tecnologia agrarie e forestali consentono di scegliere tra diversi percorsi di studio, in base ai propri interessi.
Ad esempio, si può scegliere tra i curriculum in Scienze Tecnologie Agrarie e Forestali, Scienze e Tecnologie Agro-alimentari e Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali.
Un’alternativa alla laurea in agraria è offerta dal corso di laurea triennale in ingegneria agroindustriale attivato dall’università telematica Niccolò Cusano nell’ambito della proposta relativa all’indirizzo ingegneristico industriale.
Si tratta di un percorso di studi che si focalizza sull’aspetto ingegneristico relativo alle varie fasi del processo produttivo.
La laurea eroga competenze e conoscenze afferenti le tecnologie e i sistemi di lavorazione destinati all’industria agroalimentare e alla produzione agroindustriale
Oltre alle tradizionali materie di base come matematica, chimica, fisica, statistica e informatica il programma approfondisce i seguenti argomenti:
- Disegno industriale
- Termodinamica applicata
- Operazioni dell’industria alimentare
- Progettazione e formulazione degli alimenti
- Meccanica applicata e automatica
- Impianti industriali
- Tecnologie e materiali per la produzione agroalimentare
- Elementi di biochimica e nutrizione umana
- Gestione aziendale
- Progettazione di impianti agroalimentari
- Elementi di management per l’industria agroalimentare
- Energia e ambiente
Sono inclusi nel programma tirocini formativi la cui finalità è avvicinare il corsista al mondo del lavoro permettendogli di mettere in pratica conoscenze e nozioni teoriche.
Gli sbocchi si concretizzano principalmente nel settore industriale, in tutti quegli ambiti che riguardano la produzione e la trasformazione degli alimenti.
In particolare, un laureato trova impiego nei seguenti settori:
- Manifatturiero e trasformazione industriale tradizionale e agroindustriale
- Produzione e gestione dell’energia
- Servizi tradizionali
Ogni percorso permette di acquisire competenze specifiche per il proprio futuro lavorativo: è bene quindi scegliere il proprio curriculum avendo già le idee chiare sul tipo di professione che si vuole ricoprire.
una volta ottenuta la laurea dovrai iscriverti all’albo dell’Ordine dei Dottori agronomi e Dottori Forestali. Nel caso in cui tu abbia conseguito un titolo di studio magistrale, potrai iscriverti all’Albo nella sezione A, come dottore agronomo o dottore forestale. Nel caso in cui invece tu sia in possesso di un titolo di studio triennale, dovrai iscriverti alla sezione B dell’Albo, come agronomo o forestale junior, zoonomo o biotecnologo agrario.
Prima dell’iscrizione all’albo, qualsiasi sia la sezione di riferimento, è necessario svolgere un tirocinio formativo, il cui superamento è fondamentale per ottenere l’abilitazione.
Ora sai come diventare agronomo; per ulteriori info e dettagli sui percorsi di studio afferenti l’agronomia compila subito il form che trovi cliccando qui!
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