Sei neolaureato? Ecco come capire che lavoro fare in 5 passaggi
Il conseguimento di una laurea rappresenta un traguardo importante, oltre il quale però tantissimi giovani neo-laureati avvertono un senso di disorientamento e confusione; in tanti si ritrovano di fronte ad un quesito amletico: come capire che lavoro fare nella vita?
C’è chi ha le idee chiare e inizia subito, con tenacia e caparbietà, a perseguire la propria ambizione; ma c’è anche chi esce da quella che comunemente viene definita ‘zona di comfort’ e non riesce a trovare la lucidità per approcciarsi al mondo del lavoro.
Inutile dire che il mercato professionale, oggi, è diventato piuttosto complesso; da molti è visto come una specie di giungla, nell’ambito della quale è difficile orientarsi ed emergere.
Se ti rispecchi nel profilo appena descritto e di domandi continuamente ‘che lavoro dovrei fare?’ significa che hai bisogno di chiarirti le idee; significa che devi assolutamente leggere i prossimi paragrafi nei quali troverai tanti spunti di riflessione e suggerimenti utili per uscire dalla tua condizione di disorientamento.
‘Non so che lavoro fare’: da cosa nasce l’incertezza
A tanti l’incertezza di un neo-laureato che si approccia alla costruzione del proprio futuro professionale appare paradossale.
L’aver conseguito una laurea significa aver scelto un indirizzo di studi, ovvero un’area disciplinare da approfondire. Significa aver individuato una materia di proprio interesse, che risponde alle personali attitudini ed ambizioni.
Come è possibile quindi non sapere che lavoro fare, o meglio quali sono gli ambiti professionali ai quali poter accedere?
Cerchiamo di analizzare le motivazioni che determinano questa sorta di ‘stato confusionale’.
Il motivo principale è sicuramente legato alla personalità del neolaureato, ad un’insicurezza innata che lo caratterizza in generale.
Per gli eterni indecisi, gli insicuri e i timorosi il passaggio dall’università al mondo del lavoro diventa una specie di trauma che spesso determina notti insonni e stati d’ansia.
Un altro elemento che determina l’insicurezza dei neo-laureati nel trovare una strada professionale da intraprendere è identificabile nell’attuale mercato del lavoro, che come accennato in precedenza è diventato piuttosto complesso.
Fenomeni come la disoccupazione, la globalizzazione e la digitalizzazione di molti processi hanno portato le realtà che operano sul mercato ad essere particolarmente esigenti.
Se un tempo la laurea era considerata una sorta di lasciapassare per il mondo del lavoro oggi è diventata sinonimo di ‘professionalità da formare’.
L’attuale necessità di sbaragliare la concorrenza determina una richiesta di profili professionali estremamente esigente, poco disposta ad investire sulla formazione dei giovani.
L’esperienza è un requisito che viene in molti casi preferito alla formazione universitaria.
Ecco perché tantissimi neo-laureati si ritrovano nel dubbio, persi in una serie infinita di paure e valutazioni sterili che determinano soltanto un dispendio di energie e inutili perdite di tempo.
Come capire il lavoro che si vuole fare
Entriamo nel cuore del nostro post e cerchiamo di capire come evitare di sprecare tempo prezioso e come ottimizzare le energie per individuare la propria strada.
Cerchiamo insieme di capire quale lavoro fa per te.
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1 – Analizza le tue passioni e attitudini
Banale dirlo, ma il primo step, ovvero il punto dal quale partire, è l’analisi delle tue passioni e/o ambizioni.
Potresti quindi partire dai corsi di laurea che hai portato a termine, ovvero dall’indirizzo di studi che quasi sicuramente hai scelto proprio sulla base dei tuoi principali interessi ‘disciplinari’ e dei tuoi sogni.
Cerca quindi di capire cosa ti piace fare, quali sono i tuoi punti di forza e ciò in cui ti senti più ferrato.
Il passaggio è fondamentale per evitare di inserirsi in un contesto che col tempo potrebbe diventare noioso e provocare insoddisfazione.
Rispondi nel modo più sincero possibile a domande del tipo ‘cosa so fare meglio?’, ‘cosa mi distingue dagli altri?’.
Una volta identificati i punti di forza inizia a pensare ad una carriera che ti consenta di valorizzarli.
Facciamo un esempio pratico per capire meglio il concetto.
Se hai una laurea in Scienze Politiche, sai scrivere bene e ti appassiona l’attualità, potresti prendere in considerazione l’idea di lavorare nel mondo dell’informazione.
2 – Individua ed elenca le possibilità
Come trovare il proprio lavoro?
Si passa alla fase operativa, ovvero alla ricerca di quelle che sono le possibilità presenti sul mercato che si allineano alle proprie ambizioni/attitudini, oltre che chiaramente agli studi effettuati.
Supponiamo ad esempio che tu abbia una Laurea Magistrale in Giurisprudenza.
Quali sono gli sbocchi lavorativi di questo percorso di studi?
Inizia segnando tutti quelli che conosci e inizia a riflettere su ciascun punto del tuo elenco.
Fai delle ricerche online per approfondire ancora di più la natura e le caratteristiche di ogni professione; inizia a partecipare ad incontri dal vivo per conoscere un mentore che possa aiutarti a chiarirti ulteriormente le idee.
3 – Studia, specializzati e preparati
Ok, sappiamo bene che ti sei appena laureato per cui hai già acquisito una preparazione in un preciso ambito disciplinare. Ma sappiamo anche che il mercato del lavoro è esigente.
Come ti abbimo spiegato in precedenza la richiesta di professionalità si rivolge principalmente verso profili altamente qualificati; in altre parole ‘specializzati’.
In molti settori una preparazione eccessivamente teorica e poco pratica non viene neppure presa in considerazione.
Ecco perchè spesso la laurea non basta ad emergere dalla massa e a farsi notare professionalmente.
Corsi di formazione, master post laurea ed esperienze di stage e tirocini possono fornire un plus importante durante la ricerca di un lavoro.
Si tratta in pratica di percorsi formativi che garantiscono una preparazione spiccatamente job-oriented, pratica, per cui fortemente orientata alle esigenze del mondo del lavoro.
4 – Analizza le esperienze pregresse
Tantissimi neo-laureati hanno gestito il proprio percorso di studi conciliando università e lavoro.
In molti si sono trovati nella condizione di dover lavorare e studiare contemporaneamente.
Per chi ha avuto esperienze professionali pregresse rispondere alla domanda ‘che mestire posso fare?’ dovrebbe essere un po’ più semplice.
Si parte da una valutazione di ciò che ha suscitato il proprio interesse, a livello professionale, e ciò che invece non si allineava alle proprie capacità.
Suggeriamo di appuntare su un foglio di carta un elenco di pro e contro, rispondendo a domande del tipo:
- Cosa ho apprezzato di più del settore in cui ho lavorato? Cosa non mi è piaciuto?
- Cosa ho apprezzato di più dell’azienda per la qualeho lavorato? Cosa non mi è piaciuto?
- Cosa mi è piaciuto del mio capo e dei miei colleghi e cosa non vorrei mai più trovare?
- Quali elementi della mia giornata tipo vorrei ritrovare nel nuovo lavoro?
- Qual è stato il risultato migliore che ho raggiunto?
Con un quadro più chiaro sugli aspetti appena elencati potrai identificare una carriera che raccolga caratteristiche simili a quelle che hai apprezzato nelle tue precedenti esperienze.
5 – Fai il Test Myers Briggs
Non tutti sanno che esiste un test che può aiutare a trovare la propria strada.
Si tratta di uno strumento, chiamato Test Myers Briggs, che può essere effettuato gratuitamente online.
Attraverso una serie di domande il neo-laureato indeciso ha la possibilità concreta di chiarirsi le idee e di individuare una serie di caratteristiche psicologiche personali, sulla base delle quali, successivamente, identificare quelle che potrebbero essere le professioni più affini.
Ora hai sicuramente le idee più chiare sul tuo futuro professionale e sai come scegliere il lavoro che fa per te; se hai bisogno di un supporto che ti affianchi durante la ricerca del tuo lavoro ideale pui affidarti al Career Service Unicusano.
Il servizio ti guiderà nella preparazione del curriculum e allo stesso tempo ti aiuterà ad individuare e contattare le aziende potenzialmente interessate alla tua professionalità.
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