Corsi di Laurea | 29 Maggio 2024
Astrofisico: chi è e cosa fa

Astrofisico: chi è e cosa fa

Le stelle, i pianeti e i misteri dell’universo affascinano l’uomo fin dai tempi antichi, e ancora oggi continuano a esercitare un forte appeal sui giovani in procinto di scegliere il percorso di studi più idoneo ad assecondare passioni e ambizioni; in tanti sognano di diventare astrofisico, ma chi è e cosa fa esattamente, oggi, un esperto di astrofisica non è chiaro a tutti.

La professione, per quanto possa essere considerata ‘antica’, è notevolmente mutata nel corso del tempo.
Nuove scoperte e strumentazioni sempre più sofisticate e precise hanno determinato l’evoluzione della professionalità e delle relative attività.

Nel corso dei prossimi paragrafi analizzeremo il profilo dell’astrofisico, l’operatività, le competenze necessarie per svolgere la professione e gli sbocchi occupazionali.

Cosa fa un astrofisico

Per comprendere a fondo la professionalità di un astrofisico è fondamentale una breve panoramica sulla scienza intorno alla quale ruotano i suoi studi: l’astrofisica.

Prenderemo come punto di partenza la definizione presente sul sito di Wikipedia, che riportiamo di seguito:

“L’astrofisica è la branca della fisica e dell’astronomia che studia le proprietà fisiche, ossia tutti i vari fenomeni, della materia celeste.”

In altre parole, si tratta della scienza che, utilizzando tecniche sperimentali della fisica, studia l’universo e i corpi in esso presenti, dai più grandi e complessi come le galassie a quelli più piccoli come le stelle.

Per avere un’idea dell’importanza dell’astrofisica è sufficiente pensare alle numerose scoperte fatte nel corso dei secoli: i buchi neri, le dinamiche della gravità e più recentemente la materia oscura e l’energia oscura.

L’esperto in materia è l’astrofisico, ovvero colui il quale, partendo dalla teoria dell’osservazione, studia l’universo e le sue caratteristiche.
Il profilo può essere definito un ricercatore che osserva e interpreta i fenomeni fisici che riguardano i pianeti, le stelle, le galassie e tutte le altre strutture.
I suoi studi e le sue ricerche diventano la base per la formulazione di nuove ipotesi e teorie scientifiche.

In generale la professionalità di un astrofisico può essere sintetizzata in tre principali attività: analisi dei dati, creazione di modelli astronomici e presentazione dei risultati.

L’astrofisico si occupa innanzitutto di raccogliere e analizzare dati; in particolare i dati raccolti durante l’osservazione del cosmo effettuata attraverso telescopi e altri strumenti di osservazione.

Successivamente, l’esperto di astrofisica, sulla base delle conoscenze, delle informazioni e dell’esperienza acquisite, crea modelli astronomici finalizzati a testare quelle teorie scientifiche che aspettano di essere confermate da evidenze empiriche.
Si tratta, in pratica, di modelli che illustrano particolari eventi come ad esempio la formazione delle stelle.

La fase finale dell’attività di un professionista può essere identificata nella presentazione dei risultati ottenuti dai suoi studi.

Una ricerca conclusa con successo viene presentata agli esperti del settore attraverso convegni e congressi.
In molti casi la stessa ricerca viene anche pubblicata su riviste scientifiche specializzate.

Differenze tra astrofisico e astronomo

A questo punto del nostro articolo si rende necessaria una precisazione.

Comunemente astronomo e astrofisico sono identificati nella stessa figura professionale.
Tra i non addetti ai lavori i due termini sono utilizzati come sinonimi l’uno dell’altro.

Anche se entrambi studiano l’universo, per cui operano sulla stessa base di competenze tecniche, i due profili presentano alcune sostanziali differenze.

In un certo senso l’astronomo può essere considerata la figura ‘madre’ dell’astrofisico.

Entrando maggiormente nel dettaglio, fin dai tempi più remoti l’astronomo è colui il quale osserva il cosmo.
Con il passare del tempo, grazie al progresso tecnologico, sono stati realizzati strumenti di osservazione all’avanguardia.
La ‘semplice’ osservazione dei fenomeni dell’universo si è evoluta in una scienza più approfondita, che nello specifico riesce a svolgere studi più dettagliati proprio grazie a strumentazioni di misurazione innovativi.

La figura dell’astronomo, in un certo senso, si evolve anch’essa, determinando la nascita dell’astrofisico.
Oggi, in pratica, l’astronomo osserva l’universo mentre l’astrofisico ne studia il funzionamento.

L’esperto in astronomia svolge prevalentemente attività di osservazione e mappatura di tutto ciò che si trova nell’universo (pianeti, stelle, galassie, nebulose e oggetti cosmici in genere) fornendo dati tecnici in merito ad aspetti quali la massa, la luminosità, l’origine e l’evoluzione.

L’esperto in astrofisica utilizza i dati rilevati dall’astronomo per formulare teorie su fenomeni cosmici e sulle leggi fisiche che regolano l’universo.

C’è da sottolineare che in molti casi, operativamente, non esistono confini così netti tra le due professionalità; contesti e situazioni determinano, spesso, una sovrapposizione per la quale lo stesso profilo si occupa di gestire ricerche e attività sia di tipo ‘astronomico’ che ‘astrofisico’.

Dove lavora

A seconda della specializzazione un astrofisico può ricoprire differenti ruoli, come ad esempio quello dell’astronomo, del cosmologo, del planetologo o dell’astronomo stellare.

In generale l’astrofisica è una scienza applicabile in svariati ambiti.
Gli sbocchi per un astrofisico si concretizzano prevalentemente nei dipartimenti universitari, nell’ambito della ricerca; seguono gli osservatori astronomici e gli enti di ricerca sia nazionali che internazionali.

Ulteriori possibilità si aprono nel campo industriale, in particolare nelle industrie aerospaziali, meteorologiche e informatiche.

Concludiamo con l’insegnamento, che rimane una valida opportunità sia in ambito pubblico che privato.

Diventare astrofisico: la formazione

 La professionalità di un astrofisico richiede una preparazione di livello avanzato basata essenzialmente sulla fisica e sulla matematica.

Per svolgere la professione sono inoltre richieste conoscenze approfondite relativamente a materie quali le scienze naturali e la chimica.
Risultano altrettanto fondamentali discipline come la geologia, la biologia l’ingegneria elettronica e l’ingegneria meccanica.

L’attività di un profilo esperto in materia di astrofisica presuppone, inoltre, un solida base di competenze in materia di elaborazione e gestione software.

Il percorso di studi ideale per diventare astrofisico parte dal conseguimento di una laurea triennale in fisica o in astronomia.
Tuttavia anche una laurea in matematica o in ingegneria aerospaziale forniscono le basi per poter intraprendere una carriera nel campo della ricerca astrofisica.

Si continua quindi con la specializzazione, ovvero con una magistrale in astrofisica.
In particolare, gli indirizzi attivi presso le università italiane tra i quali poter scegliere sono:

  • Astrofisica dello spazio
  • Astrofisica e cosmologia
  • Astrofisica e scienze dello spazio

Il percorso di specializzazione biennale fornisce una preparazione di livello avanzato che riguarda il metodo scientifico di indagine, le metodologie matematiche, l’astrofisica e l’astronomia moderna, le strumentazioni e le tecniche osservative, le procedure di raccolta e analisi dei dati, le procedure di elaborazione di modelli.

Il titolo magistrale è il requisito per poter successivamente accedere ad un dottorato di ricerca o ad un master di terzo livello.

Come accennato in precedenza, data la vastità della materia l’astrofisico può decidere di specializzarsi in un determinato ambito disciplinare, e di occuparsi, ad esempio, dello studio dei pianeti (planetologi), dello studio delle stelle (astrofisici stellari) oppure delle galassie e del moto dei gas tra le galassie (astrofisici dinamici).

Ora sai come diventare astrofisico per cui se desideri assecondare la tua ambizione professionale non devi fare altro che iniziare a organizzare il tuo percorso formativo e di specializzazione sulla base delle linee guida che ti abbiamo fornito in questo post.
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Credits: milangucci / Depositphotos.com

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