Il conseguimento di una laurea rappresenta il primo step per diventare insegnante; ecco perché chi desidera insegnare deve necessariamente sapere quali sono le lauree abilitanti all’insegnamento.
Il percorso per diventare insegnante non è semplicissimo; ma soprattutto è continuamente soggetto a modifiche normative e regolamentazioni straordinarie dovute ad eventi altrettanto straordinari.
La confusione tra vecchi e nuovi regolamenti è inevitabile.
Nel corso di questa guida parleremo dei titoli per l’insegnamento e soprattutto proveremo a chiarire una serie di dubbi inerenti l’iter per accedere alle scuole primarie e secondarie.
La laurea in scienze della comunicazione è abilitante all’insegnamento?
È possibile insegnare con la laurea in scienze dell’educazione vecchio ordinamento?
Il diploma pedagogico è abilitante?
A questi e ad altri quesiti daremo una risposta nei prossimi paragrafi.
Buona lettura!
Reclutamento insegnanti: come funziona
Prima di parlare di lauree abilitanti e di spiegarti che laurea serve per insegnare è d’obbligo una breve panoramica relativa al sistema di reclutamento degli insegnanti attualmente previsto in Italia.
Le procedure di accesso e formazione iniziale dei docenti sono disciplinate dal Decreto Legislativo n.59 del 2017.
Secondo le modifiche contenute all’interno del DM per diventare insegnante nella scuola italiana sono richiesti due requisiti essenziali:
- Titolo di studio di accesso all’insegnamento
- Abilitazione
Chi possiede soltanto il titolo di accesso può essere inserito all’interno delle graduatorie di istituto di III fascia, per cui può ricoprire incarichi di supplenza a tempo determinato.
Le graduatorie che riguardano la terza fascia hanno una durata pari a 3 anni, allo scadere dei quali vengono aggiornate con apposito decreto.
L’abilitazione all’insegnamento invece consente l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto.
I profili abilitati possono quindi svolgere incarichi di supplenza a tempo determinato e allo stesso tempo possono partecipare ai concorsi per titoli ed esami.
Si tratta in pratica di quei concorsi che generano le graduatorie a cui annualmente si attinge per assecondare esigenze di insegnamento a tempo indeterminato.
In pratica l’abilitazione è un requisito fondamentale per insegnare nella scuola secondaria di primo grado e secondo grado.
Una piccola precisazione si rende a questo punto necessaria.
Il reclutamento degli insegnanti da destinare alla copertura di ruoli a tempo indeterminato viene effettuato attingendo per il 50% dei posti disponibili alle graduatorie ad esaurimento (riservate a profili abilitati ma chiuse a nuovi inserimenti) e per il 50% alle graduatorie concorsuali.
Laurea per insegnare
In linea generale per insegnare è richiesto il possesso di una laurea magistrale o vecchio ordinamento.
Tuttavia per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per alcuni insegnamenti di natura tecnico-pratica è sufficiente il possesso di uno dei diplomi abilitanti all’insegnamento, così come stabilito nei DPR 19/2016 e DM 259/2017.
Chiariamo subito un dubbio comune in merito ai titoli per insegnare.
In molti si domandano se la laurea in scienze dell’educazione e della formazione è abilitante.
La risposta è ‘no’; la classe di laurea L-19 non abilita all’insegnamento.
Per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria (scuola elementare) sono richiesti i seguenti titoli:
- Laurea in Scienze della formazione primaria (titolo abilitante)
- Diploma magistrale o Diploma di liceo Socio-psico-pedagogico o Diploma sperimentale ad indirizzo linguistico conseguito entro l’anno 2002 (titolo abilitante)
Il corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria, comprensivo di tirocinio, consente l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di isituto, ovvero la graduatoria riservata agli incarichi a tempo determinato.
Lo stesso titolo consente la partecipazione ai concorsi per titoli ed esami.
Per la scuola secondaria di I e di II grado, ovvero quelle che comunemente vengono chiamate scuola media e scuola superiore, i titoli che forniscono il requisito di accesso all’insegnamento sono i seguenti:
- Laurea di Vecchio Ordinamento
- Laurea specialistica o magistrale di Nuovo Ordinamento
- Diploma accademico di II livello
- Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento
Ancora diverse le regole per il personale educativo di Convitti ed Educandati. Ecco i titoli necessari per insegnare:
- Laurea in Scienze della formazione primaria e a ciclo quinquennale
- Laurea in Scienze della formazione primaria (per l’indirizzo di scuola primaria)
- Laurea triennale in Scienze dell’educazione (L-19)
- Laurea in Scienze pedagogiche
- Laurea vecchio ordinamento in Scienze dell’educazione (LS/65 e LM/57)
- Diploma magistrale o diploma di liceo socio-psico-pedagogico conseguito entro l’anno 2002
Sul sito del Miur vengono chiaramente indicati i titoli necessari per accedere all’insegnamento.
Quali sono le lauree abilitanti e quali richiedono l’integrazione di cfu
Come spiegato in precedenza l’abilitazione fornisce il requisito per ampliare le possibilità di impiego, consentendo da un lato l’inserimento nelle graduatorie di II fascia e dall’altro la partecipazione ai concorsi.
Quello che ancora non abbiamo spiegato è come essere abilitati all’insegnamento.
Alcune lauree forniscono in automatico, per loro stessa natura, l’abilitazione; altre invece richiedono un ulteriore step formativo.
Analizziamo nel dettaglio le due possibilità.
Partiamo dai titoli abilitanti, che consentono di insegnare nell’ambito della scuola dell’infanzia e primaria.
La laurea in Scienze della formazione primaria è una laurea abilitante all’insegnamento.
Allo stesso modo abilita direttamente il Diploma magistrale o il Diploma di liceo Socio-psico-pedagogico o ancora il Diploma sperimentale ad indirizzo linguistico conseguito entro l’anno 2002
Per insegnare nella scuola secondaria superiore (medie e superiori) è necessario conseguire 24 CFU nelle materie antro-psico-pedagogiche e metodologie didattiche (D.M. 616 del 2017 – Allegato A).
Come indicato nell’articolo 3, al comma 6, “possono essere riconosciuti come validi anche crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici, in forma curricolare o aggiuntiva, compresi i Master universitari o accademici di primo e di secondo livello, i Dottorati di ricerca e le Scuole di specializzazione, nonché quelli relativi a singoli esami extracurricolari, purché relativi ai settori di cui al comma 3, coerenti con gli obiettivi formativi, i contenuti e le attività formative di cui agli allegati al presente decreto e comunque riconducibili al percorso formativo previsto.”
Tra le possibilità che consentono il conseguimento dei crediti integrativi il corso di perfezionamento e aggiornamento professionale in ‘Percorso formativo per il conseguimento di 24 cfu‘ attivato dall’Università telematica Niccolò Cusano.
Gli insegnamenti del corso sono articolati come segue:
- Antropologia culturale (6 cfu)
- Pedagogia speciale (6 cfu)
- Pedagogia generale (6cfu)
- Psicologia dell’età evolutiva (6 cfu)
Nel pieno rispetto del DM è possibile conseguire in forma telematica soltanto 12 cfu; per i restanti 12 è richiesta la presenza in aula.
Per i crediti già maturati e riconosciuti validi dal Decreto l’università rilascia una certificazione grazie alla quale il partecipante dovrà sostenere solo gli esami relativi ai crediti non conseguiti.
Il corso prevede un costo pari a 500,00 euro, da corrispondere in due rate.
Nonostante sia un requisito essenziale, il conseguimento dei crediti integrativi non è ancora sufficiente per ottenere l’abilitazione.
L’ultimo step per essere abilitati è il superamento di un concorso.
Le prospettive future: nuove modalità di reclutamento
Prima di concludere questa guida una precisazione è d’obbligo.
In seguito al DL 36 il sistema di reclutamento dei docenti potrebbe cambiare.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondariasarà necessario acquisire almeno 60 cfu/cfa attraverso un percorso universitario e accademico di formazione iniziale, e chiaramente bisognerà superare la prova finale.
Ecco alcuni punti fondamentali del Decreto:
- L’abilitazione non darà diritto all’immissione in ruolo (accessibile tramite concorso)
- L’abilitazione non prevede scadenza per cui ha durata illimitata
- Chi ha già un’abilitazione e desidera conseguirne un’altra potrà usufruire di un’agevolazione, per cui dovrà acquisire soltanto 30 cfu/cfa del percorso universitario e accademico di formazione iniziale; 20 crediti nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche e 10 di tirocinio diretto.
Ora sai quali sono le lauree abilitanti all’insegnamento e come funziona l’iter per ottenere l’abilitazione. Per ulteriori info sul corso per conseguire i cfu integrativi compila il form che trovi cliccando qui!
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