Osteopata e l’osteopatia: ecco la formazione e il percorso di studi
Osteopata e osteopatia sono due termini utilizzati quotidianamente per identificare una professionalità e una disciplina fondamentali per risolvere una serie di problematiche fisiche.
In Italia, negli ultimi anni, l’osteopatia ha acquisito grande popolarità, in quanto disciplina inserita nell’area della promozione e della prevenzione della salute; un approccio terapeutico che si rivolge indistintamente a giovani e meno giovani, bambini e anziani.
Sempre più persone, oggi, si affidano a un osteopata per risolvere disturbi di varia natura.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo le potenzialità dei corsi di osteopatia in ottica occupazionale, oltre chiaramente ad evidenziare i benefici della disciplina per il trattamento di numerose problematiche fisiche.
Come diventare osteopata: i corsi in osteopatia
Prima di entrare nel merito dei corsi per osteopata, e del futuro corso di laurea in osteopatia, è fondamentale conoscere la disciplina sulla quale si basa la professionalità.
È quindi necessaria una breve panoramica sull’osteopatia e sulle relative caratteristiche terapeutiche.
Iniziamo a familiarizzare con la materia partendo dalla definizione riportata sul sito di Wikipedia:
“L’osteopatia è una terapia alternativa di carattere pseudoscientifico, non accettata dalla medicina, che consiste nella manipolazione di alcune parti del corpo, in particolare, la schiena, il collo e la testa.
L’OMS nelle sue linee guida inserisce l’osteopatia tra le medicine complementari.”
In altre parole si tratta di una disciplina che attraverso un approccio manuale mira a ristabilire e/o mantenere i normali processi fisiologici dell’organismo.
Nello specifico si tratta di una disciplina indirizzata alla persona nel suo insieme.
Può essere definita una medicina manuale, basata su conoscenze mediche ‘tradizionali’ afferenti l’anatomia, la neurologia, la fisiologia ecc.
La disciplina è efficace per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dei disturbi che interessano l’apparato neuro-muscolo scheletrico; non prevede l’utilizzo di farmaci ne tanto meno il ricorso alla chirurgia.
Il profilo esperto in materia è l’osteopata, la cui formazione prevede un corso specifico in osteopatia.
A tal proposito è importante sottolineare che la figura professionale è stata regolamentata di recente, dopo anni di vuoto legislativo.
La specializzazione in osteopatia, oggi, prevede un corso di laurea.
Il DDL Lorenzin 1324B del 2017, diventato legge nel 2018, ha aperto nuovi scenari nell’ambito dell’osteopatia, in primis individuando l’osteopata come professione sanitaria.
Ne conseguono l’istituzione di specifici corsi di laurea in osteopatia e l’obbligo di iscrizione ad un albo per l’abilitazione allo svolgimento della professione.
Con il DPR N. 131 del 7 luglio 2021 viene ufficialmente istituita la professione sanitaria dell’osteopata.
Nel 2023, il Decreto Interministeriale 1563 definisce l’ordinamento didattico del corso per osteopata e definisce la professionalità dell’osteopata come segue:
“il professionista sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopativo di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo-scheletrico.”
Chi ha frequentato un corso di osteopatia riconosciuto è abilitato a svolgere la professione, che in linea generale consiste nel migliorare la salute e il benessere degli individui attraverso la medicina manipolativa osteopatica (massaggi, streching, spostamento del sistema muscolo scheletrico).
Si parte quindi dall’individuare i blocchi del corpo e le aree in cui si verifica una perdita di mobilità per poi definire e attuare gli adeguati trattamenti.
Il corso di osteopatia è finalizzato a fornire le competenze tecniche necessarie al professionista per stimolare la capacità di guarigione del corpo.
Non sono previsti a tale scopo farmaci o ausili tecnici.
Tra i disturbi più frequentemente trattati da un osteopata che ha frequentato un corso ad indirizzo osteopatico rientrano le lombalgie, le lolmbosciatalgie, i dolori articolari agli arti inferiori e superiori, i dolori alla colonna vertebrale; ma anche altre tipologie di disturbi come il reflusso gastro-esofageo, le coliti, la sindrome del colon irritabile, la stitichezza, la disfagia.
Completata la panoramica generale sulla professionalità e sulle recenti novità normativa entriamo nel merito di un corso da osteopata, per avere un quadro più chiaro del futuro formativo di un professionista.
Cerchiamo quindi di capire cosa significherà, in futuro, studiare osteopatia.
Facoltà di osteopatia
Fino al 2023 la formazione dell’osteopata, non essendo regolamentata dal punto di vista normativo, era affidata ai corsi privati e tirocini clinici.
Come accennato in precedenza l’istituzione di un percorso di studi specifico per l’osteopata, ovvero di una facoltà di osteopatia, è recente.
I primi corsi in osteopatia (afferente alla classe L/SNT4) vengono attivati soltanto nel 2024.
L’università per l’osteopata prevede percorsi di studi triennali incentrati sui quattro Settori Scientifici Disciplinari (SSD) specifici per le Scienze osteopatiche individuati dal decreto:
- Scienze tecniche mediche applicate
- Medicina fisica e riabilitativa
- Malattie dell’apparato locomotore
- Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative
Il triennio si completa con le conoscenze necessarie per poter svolgere la professione di osteopata, ovvero quelle competenze richieste per svolgere attività di prevenzione e promozione della salute dell’individuo.
I programmi sono inoltre integrati da approfondimenti che facilitano le interazioni e le collaborazioni tra l’osteopata, i medici specialisti e le altre figure professionali.
Non mancano esercitazioni di laboratorio, lezioni pratiche in aule attrezzate ed esperienze di tirocinio.
Attualmente l’università di osteopatia, ovvero il corso di laurea triennale, è a numero chiuso, per cui l’accesso è vincolato al superamento di una selezione.
È piuttosto evidente che la formazione del futuro osteopata è legata all’università.
Diploma in osteopatia
Dal momento che in Italia la formazione dell’osteopata non prevedeva, necessariamente, un iter universitario, alla luce della nuova normativa si attende una regolamentazione della questione ‘equipollenze’.
Si attende una definizione dell’equipollenza del diploma di osteopatia conseguito da chi già svolge la professione e degli eventuali percorsi di studio integrativi per regolarizzare la situazione.
Attualmente, chi opera come osteopata ha conseguito un diploma in osteopatia presso una scuola di formazione privata, i cui percorsi si allineano agli standard formativi minimi fissati dalla normativa europea CEN EN 16686.
I corsi di formazione in osteopatia prevedono solitamente una durata quinquennale, che può diventare quadriennale per chi è in possesso di una laurea sanitaria.
L’accesso a tali corsi è subordinato al possesso di un diploma si scuola secondaria di secondo grado.
Ciò significa che per diventare un professionista era sufficiente conseguire un diploma di osteopata
Con l’evoluzione dello scenario normativo si determinano una serie di cambiamenti importanti per ciò che concerne l’iter formativo.
L’aspirante osteopata dovrà quindi conseguire una formazione accademica, ovvero una laurea triennale, seguita eventualmente da una specializzazione magistrale o da un master.
Attualmente il mercato formativo italiano propone numerosi corsi post-laurea che permettono ai professionisti di specializzarsi in ambiti e discipline afferenti l’osteopatia.
Tra le varie proposte il master in posturologia attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.
Si tratta di un corso post laurea di primo livello che mira a fornire una formazione aggiornata in merito al mondo dell’attività fisica posturale e sportiva.
Il programma di studi del master ruota intorno alla fisiopatologia delle condizioni organiche stabilizzate e il relativo approccio chinesiologico (leggi anche: come diventare chinesiologo).
Nello specifico, il corso eroga le competenze per approcciarsi alle varie problematiche del corpo con un’ottica di tipo ‘olistica’.
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