Come diventare responsabile di laboratorio: studi e possibilità
Se ami le materie scientifiche e ti affascina il campo delle analisi e della ricerca allora ti interesserà sapere come diventare responsabile di laboratorio.
La professionalità identifica un ruolo di grande responsabilità che richiede competenze tecniche, conoscenze avanzate e una serie di attitudini e doti personali. Per tale motivo è una professione che promette interessanti gratificazioni e prospettive di carriera.
Nel corso di questa guida analizzeremo nel dettaglio la figura professionale, le mansioni che svolge e il percorso di studi più idoneo per acquisire le basi necessarie per svolgere analisi di laboratorio.
Responsabile di laboratorio: chi è
Il responsabile di laboratorio, così come suggerisce la stessa denominazione, gestisce tutti gli aspetti che permettono l’operatività di un laboratorio.
Si occupa pertanto delle attività, delle attrezzature e degli strumenti, delle fornitura, del magazzino, dei software, della documentazione e delle risorse umane.
Il professionista ricopre quindi un ruolo importante, il cui obiettivo è assicurare l’efficienza del laboratorio e delle attività in esso svolte.
Cosa fa
Compresa a grandi linee la professionalità, entriamo nel merito dell’operatività, ovvero delle mansioni che svolge un responsabile di laboratorio.
Innanzitutto si occupa di programmare le attività di laboratorio e di coordinare il team che le svolge a livello operativo.
Il responsabile si occupa di scegliere i metodi di analisi, di stabilire le procedure, gli standard e i sistemi per il controllo qualità. Si preoccupa inoltre di monitorare l’andamento delle operazioni e si assicura che i dipendenti seguano le norme di sicurezza predefinite.
L’obiettivo di un professionista, quindi, è garantire l’efficienza e la qualità dei servizi.
Tra le sue responsabilità rientra anche la supervisione delle attrezzature e degli apparecchi presenti in laboratorio.
Il profilo in questione ispeziona periodicamente la strumentazione, si accerta che funzioni correttamente e che i relativi software siano adeguatamente aggiornati; coordina le attività di manutenzione ordinaria e predispone gli eventuali interventi di riparazione.
In caso di malfunzionamenti, guasti o imprevisti il responsabile deve attivarsi tempestivamente affinché la problematica sia risolta nel più breve tempo possibile e sia ripristinata l’efficienza delle attività.
Anche la formazione dei membri del team rientra tra le mansioni di un responsabile di laboratorio.
In particolare, il professionista si occupa di gestire le nuove assunzioni e di curare l’aspetto formativo dello staff attraverso corsi di specializzazione e seminari di approfondimento.
In riferimento al personale si occupa anche di gestire le procedure amministrative, i turni, i bonus e l’annessa documentazione.
Tra le responsabilità di un professionista figura la supervisione del magazzino e il controllo dei rifornimenti.
Per avere un quadro immediatamente chiaro, ecco in sintesi le principali mansioni svolte da un responsabile di laboratorio:
- Supervisione di tutte le attività svolte in laboratorio
- Gestione della formazione del team (tecnico di laboratorio, scienziato, assistente ecc.)
- Supervisione del magazzino
- Gestione delle attività che riguardano la fornitura dei materiali
- Coordinamento delle attività di manutenzione delle attrezzature, degli strumenti e dei macchinari
- Impostazione delle procedure atte a garantire gli standard di qualità
- Gestione degli aspetti amministrativi relativi al personale
- Controllo del rispetto delle normative di sicurezza
- Certificazione dei risultati
Dove lavora
La professionalità di un responsabile di laboratorio è spendibile in vari contesti, sia pubblici che privati.
Un responsabile di laboratorio trova impiego all’interno di ospedali, cliniche, enti per la protezione ambientale, industrie chimiche, aziende farmaceutiche ed università.
Tra i contesti in cui più facilmente trova impiego un professionista rientrano le varie tipologie di laboratori di analisi: cliniche, ambientali e microbiologiche.
Altrettanto promettenti i laboratori che svolgono analisi chimiche per le industrie alimentari e petrolchimiche.
Quanto guadagna
Per avere una panoramica completa della professionalità è fondamentale conoscere la retribuzione media annua.
Per quanto sia possibile fornire delle stime calcolate su base nazionale bisogna considerare il fatto che gli stipendi, in generale, oscillano fortemente in salita o in discesa a seconda di una serie di variabili.
La variabile che influisce maggiormente sulle cifre è l’esperienza.
In Italia un entry-level, ovvero un profilo con poca esperienza, percepisce in media 32.000 euro annui.
Un lavoratore con più esperienza, ovvero un profilo senior percepisce in media uno stipendio che si aggira intorno ai 42.000 euro annui.
La media nazionale relativa alla professione è di 35.000 euro all’anno.
Chiaramente gli stipendi possono variare ulteriormente in base al settore operativo, al contesto geografico, alle dimensioni del laboratorio e alle qualifiche possedute dal professionista.
Come diventare responsabile di laboratorio
Prima di entrare nel merito dei corsi di laurea più indicati per svolgere la professione è necessaria una premessa.
Il conseguimento della laurea, a prescindere dall’indirizzo, è finalizzato ad acquisire le basi per svolgere l’attività; generalmente si raggiunge la posizione di responsabile di laboratorio dopo anni di esperienza.
Nella maggior parte dei casi, la carriera per diventare responsabili passa attraverso le posizioni di tecnico o assistente di laboratorio, ovvero posizioni che permettono di familiarizzare con gli strumenti, i protocolli, gli standard qualitativi e tutto ciò che concerne l’operatività di un laboratorio.
Le prospettive di carriera, oltre il responsabile di laboratorio, riguardano la posizione del Direttore e quella del Manager Ricerca e Sviluppo.
In ogni caso, il punto di partenza per arrivare al ruolo di responsabilità è il conseguimento di una laurea ad indirizzo tecnico-scientifico.
Dal momento che esistono varie tipologie di laboratori di analisi, può capitare che la richiesta di professionalità si rivolga verso particolari specializzazioni o competenze specifiche.
Le skills
La professionalità di un responsabile di laboratorio richiede competenze di varia natura, a partire da quelle tecnico-scientifiche fino ad arrivare alle cosiddette soft-skills (abilità trasversali).
Per iniziare a lavorare come tecnico di laboratorio, e intraprendere quindi la strada verso il ruolo di responsabile, bisogna innanzitutto possedere un solido know how in merito alle tecniche di analisi e test di laboratorio; bisogna inoltre avere una solida base di conoscenze relativamente alle procedure di controllo qualità e sui protocolli sulla Good Laboratory Practice (GLP), ovvero sulla buona pratica di laboratorio.
Imprescindibile è la conoscenze delle leggi e delle normative che disciplinano il settore.
Altre competenze fondamentali riguardano l’utilizzo dei software e degli strumenti utilizzati in ambito laboratoriale, come ad esempio microscopi, spettrometri, distillatori, miscelatori ecc.
Alle competenze tecniche è necessario affiancare competenze di project management, capacità gestionali, comunicative, organizzative e di problem solving.
Inoltre, trattandosi di un profilo che gestisce un team di persone non possono mancare doti di leadership.
I titoli di studio
Il responsabile di laboratorio identifica una professionalità complessa, che svolge mansioni di vario tipo.
La preparazione di un professionista, come accennato in precedenza, richiede competenze multidisciplinari e aggiornate.
Il punto di partenza ideale è il conseguimento di una laurea ad indirizzo scientifico, come ad esempio una laurea in Chimica, oppure una laurea in Ingegneria biomedica, o ancora in Fisica.
Tra gli altri corsi in grado di garantire una base solida di conoscenze e competenze spendibili nell’ambito del laboratorio rientrano quelli in Biologia, Medicina e Biotecnologia.
Dopo aver conseguito il titolo è importante iniziare a fare esperienza sul campo, lavorando all’interno di un laboratorio o nell’ambito della ricerca.
Successivamente, o anche contemporaneamente all’esperienza lavorativa, è consigliabile frequentare un corso di specializzazione professionale, o uno dei numerosi master post-laurea incentrati su ambiti specifici della materia.
A prescindere dall’indirizzo formativo e dalle eventuali successive specializzazioni, il profilo in questione deve aggiornarsi continuamente sulle evoluzioni normative e tecniche che riguardano la gestione dei laboratori.
Ora sai come diventare responsabile di laboratorio, conosci gli indirizzi di studio e le opportunità occupazionali.
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Credits: alexraths / Depositphotos.com
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