Quali sono le differenze tra liceo ed università
Il cambiamento in ambito scolastico, così come in qualsiasi altro ambito di vita, desta sempre qualche preoccupazione; ecco perché gli studenti che scelgono di proseguire gli studi dopo aver conseguito il diploma superiore si domandano quali sono le differenze tra liceo e università.
Per quanto si possa essere motivati e convinti l’approccio ad un mondo nuovo e totalmente sconosciuto determina comunque qualche piccola ansia.
Per qualcuno l’ansia si amplifica al punto da diventare un vero e proprio trauma.
Se sei tra quelli che hanno già salutato gli amici del liceo, che hanno già festeggiato la fine di un ciclo di studi e che si apprestano ad affrontare la vita da matricola, allora dovresti proprio leggere questo articolo, nel quale ti daremo qualche dritta e qualche consiglio per fronteggiare un importante cambiamento, didattico e di conseguenza anche di vita.
Differenza tra università e scuola superiore
Il passaggio dalla scuola superiore all’università è piuttosto impattante, soprattutto per gli studenti che non hanno ben chiare le dinamiche universitarie.
Iniziare un corso di laurea senza conoscere il funzionamento di lezioni, sessioni di esame e prove varie può risultare traumatico.
Ecco perché è importante metabolizzare con discreto anticipo l’impegno necessario per gestire un percorso di studi universitario; un impegno totalmente diverso da quello richiesto per il liceo.
Partiamo dalla premessa che dopo il liceo è obbligatoria l’università soltanto per alcune professionalità, ma se sei arrivato a questo punto probabilmente hai già deciso quale dovrà essere il tuo futuro.
Dato per scontato che università e liceo identificano due realtà completamente differenti, piuttosto che domandarsi se l’università è più facile o difficile del liceo cerchiamo di capire, nei prossimi paragrafi, quali sono le differenze tra la scuola superiore e un corso di laurea.
Approfondimento degli argomenti
Iniziamo da una differenza sostanziale che riguarda il livello di approfondimento della materie.
Mentre il liceo garantisce una preparazione culturale a 360° i corsi di laurea offrono una preparazione di tipo specialistico e settoriale.
Il percorso universitario mira a fornire una preparazione di livello avanzato su una determinata area disciplinare per cui la didattica è decisamente più articolata e complessa.
L’università ha infatti l’obiettivo di formare profili professionali specializzati in determinati settori lavorativi.
Le lezioni
Essendo diverso il grado di approfondimento degli argomenti ed essendo diversa la finalità formativa anche le lezioni sono impostate in maniera differente.
Il programma liceale è deciso dal Ministero dell’Istruzione.
Ogni istituto poi provvede a ripartire le varie materie sulla base dei giorni e degli orari disponibili.
Gli studenti hanno quindi l’obbligo di frequentare quotidianamente la scuola, per seguire in maniera costante le lezioni.
Il programma di un corso di laurea è definito dall’Ordinamento Didattico ed è associato ad un preciso numero di crediti da conseguire in differenti aree disciplinari.
Se da un lato l’impostazione della didattica risulta più flessibile dall’altro richiede un forte senso di responsabilità.
A chi si sta domandando se è meglio il liceo o l’università rispondiamo che non esiste una risposta univoca e valida per tutti.
Qualcuno ritiene più ‘comodo’ il fatto di dover semplicemente seguire i ritmi dettati dal professore, come nel caso del liceo; qualcuno invece sostiene che avere la possibilità di personalizzare l’apprendimento rappresenta un vantaggio notevole.
Interrogazioni VS esami
Come accennato in precedenza non esiste una sola differenza tra scuola e università ma ne esistono varie e di vario tipo.
La verifica del livello di apprendimento è indubbiamente una delle più evidenti e impattanti per lo studente.
Al liceo la verifica avviene attraverso interrogazioni orali e verifiche scritte, effettuate quotidianamente a sorpresa o sulla base di una programmazione.
Sia l’interrogazione che la prova scritta vertono su argomenti singoli o su determinati capitoli; solitamente su quelli più recenti.
Ciò significa che lo studente sa perfettamente su cosa si concentrerà il professore per cui sa anche su cosa prepararsi.
All’università è previsto un unico esame per ogni singola materia e, chiaramente, una mole di argomenti su cui prepararsi notevolmente più ampia.
Soltanto in alcuni casi sono previste prove intermedie.
Lo studente deve affrontare lo studio di testi piuttosto voluminosi ai quali si aggiungono dispense, slides, appunti e approfondimenti su altri libri e altre fonti informative.
Chi non ha esperienza in dinamiche universitarie pensa, erroneamente, che sia più facile arrivare preparati ad un esame fissato per una specifica data.
In realtà non è così perché bisogna studiare ogni giorno e non soltanto a ridosso della prova.
Per metabolizzare i concetti e gli argomenti dei programmi universitari sono necessari tempo e costanza, per organizzare gli appunti, studiare, approfondire e ripassare.
Bisogna inoltre sottolineare che non cambiano soltanto le modalità di verifica e il metro di valutazione ma cambia anche la terminologia.
All’università il modo di esprimersi diventa più tecnico in quanto si fa riferimento ai vari argomenti in maniera più approfondita.
Autonomia e responsabilità
Il concetto accennato nel precedente paragrafo relativo alla costanza nello studio, fondamentale durante un percorso universitario, ci introduce ad una delle differenze tra liceo e università più importanti dal punto di vista dell’approccio all’apprendimento.
Al liceo il professore definisce i tempi nell’ambito dei quali studiare determinati argomenti; la tabella di marcia per portare a termine il programma è definita dall’istituto e quindi dal professore.
Giorno per giorno vengono assegnati capitoli e argomenti da studiare.
All’università la musica cambia; lo studente è in un certo senso lasciato al proprio destino.
Bisogna cavarsela da soli imparando ad organizzarsi in maniera produttiva.
Non esistono più quadrimestri, pagelle, recuperi e incontri tra prof e genitori. Non esistono più i punti fermi che caratterizzano la scuola superiore.
Se da un lato l’autonomia può sembrare un aspetto positivo dall’altro determina una serie di responsabilità da assumersi in prima persona.
Che si tratti di corsi in presenza o di corsi di laurea online la preparazione di un esame è gestita totalmente dallo studente, sia per ciò che concerne i tempi e sia per quello che riguarda la metodologia.
Il docente universitario, a differenza del professore del liceo, non può seguire passo passo ogni singolo studente, verificandone la preparazione di volta in volta. Spesso, nei casi di classi universitarie composte da centinaia di studenti il rapporto con il professore diventa pressapoco inesistente.
Al netto di tutor e orari di ricevimento dei docenti lo studente deve essere motivato da un forte senso del dovere, indispensabile per impostare autonomamente un apprendimento produttivo e di qualità.
Metodo di studio
Alla luce di quanto fin qui detto è chiaro che un buon metodo di studio diventa lo strumento essenziale per gestire con profitto un percorso universitario.
Per quanto il metodo rappresenti la base per qualunque livello di istruzione, all’università bisogna preimpostare lo studio con una maggiore attenzione, utilizzando criteri differenti da quelli utilizzati dai liceali.
Come avrai sicuramente capito i ritmi universitari, a prescindere dalla facoltà, sono piuttosto serrati; le giornate sono scandite da lezioni da seguire ed esami da preparare.
A tal proposito è necessario partire da una buona pianificazione, ovvero dal definire nel dettaglio un programma di studi che scandisca quotidianamente la quantità degli argomenti da assimilare.
In pratica bisogna definire un planning quotidiano che indichi quanto e per quanto tempo studiare.
Pianificare significa arrivare al giorno dell’esame con una preparazione tale che consenta di superarlo, possibilmente con un buon voto.
Purtroppo in alcuni casi bisognerà fare qualche piccola rinuncia a discapito del proprio tempo libero.
Bisognerà rinunciare al week end, per ripassare o per riorganizzare gli appunti; bisognerà rinunciare a qualche uscita con gli amici e spesso anche a qualche ora di sonno.
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