Corsi di Laurea | 28 Gennaio 2023
Come studiare una materia che non appassiona: consigli utili

Come studiare una materia che non appassiona: consigli utili

Capire davvero come studiare una materia che non ti piace è ciò che desiderano tutti gli studenti e le studentesse, non solo universitari, ma anche liceali e delle scuole superiori in generale. A meno che tu non sia uno studente modello, particolarmente ispirato dallo studio, probabilmente ti sarai ritrovato più volte a domandarti se esiste un modo per apprezzare lo studio. La risposta è ni. Sappiamo che si tratta di una riposta alquanto furba. Ma non esistono formule magiche che trasformano una materia in una cosa completamente diversa, esistono cambiamenti di approccio, tecniche e modalità per far sembrare lo sforzo necessario più affrontabile. E oggi te ne parleremo.

Come faccio a farmi piacere lo studio: studiare in gruppo

La domanda che ti frulla nella testa è questa. Come faccio a farmi piacere lo studio? In effetti è una domanda legittima. E dimostra il tuo grande interesse nei confronti del tuo percorso universitario e dell’impegno che ti sei assunto. Partiamo subito con il primo consiglio, uno dei nostri preferiti in assoluto: studiare in gruppo.

È scientificamente provato che il nostro indice di felicità e soddisfazione nella vita migliore e si innalza conseguentemente alla qualità delle nostre relazioni sociali. Siamo felici quando abbiamo un gruppo di persone e delle relazioni su cui possiamo contare.

Se questo è valido in generale in realtà è valido anche per lo studio. Abbiamo riscontrato più volte quanto sia più semplice, gradevole ed efficace studiare in gruppo, dedicarsi a un’attività condividendone lo sforzo, i lati positivi e quelli negativi. Inoltre, studiando insieme si ha la possibilità di conoscere un argomento in modo più approfondito. Ciascun partecipante del gruppo di studio avrà maggiore dimestichezza con alcuni aspetti, e tutti quanti avranno una visione più larga, panoramica e completa.

Per rendere più divertente lo studio e il momento in cui lo si condivide si possono creare anche delle “cornici” non strettente legate allo studio. Ad esempio, dopo la lunga sessione di studio si può organizzare la visione di un fil, una pizzata, o una partita a un gioco di società.

Dillo a quel tuo amico che continua a ripeterti non riesco a passare l’ultimo esame, che al prossimo potrete darvi da fare insieme. Ne sarete entrambi felici.

Studiare quando non si ha voglia: organizzazione

A chi si chiede come si fa a studiare quando non si ha voglia possiamo dire che, ahimè, non ci sono pillole magiche per farsi venire la voglia a tutti i costi. Ma esistono – sul serio – trucchi per studiare velocemente e far sembrare il tempo dedicato alla preparazione degli esami universitari meno pensante di quanto possa sembrare senza queste tecniche.

Siamo dei fissati dell’organizzazione, lo ammettiamo. Ma non ce la sentiamo proprio di scrivere un articolo sui metodi per affrontare una materia di studio noiosa, pesante o poco appetibile, senza parlare di tecniche di studio.

L’organizzazione viene sempre vista come una strategia rigida e difficile da apprendere, quando in realtà si tratta di uno strumento flessibile, adattabile alla vita di chiunque, e capace di dare forma al caos delle nostre vite, allargando gli spazi per sentirsi, liberi, tranquilli e sereni. Quindi, come prima cosa, organizzare lo studio aiuta a studiare meglio. Dedicheremo un intero articolo a questo, ma qui vogliamo darvi un consiglio che molto già conoscono: studiare con la tecnica del pomodoro.Come studiare una materia che non appassiona: consigli utili

Ci piace la tecnica del pomodoro come metodo di organizzazione dello studio perché è semplicissima. Studi per 25/30 minuti di tempo, poi riposi per 5 minuti. Così per 4 volte, solo che la quarta pausa può durare anche 25/30 minuti. Che te ne pare?

Studiare metodi di studio

Non puoi studiare solo e soltanto la tua materia di studio preferita. Il mondo universitario è fatto di sfide, e anche se sembra una frase fatta siamo convinti che siano proprio le sfide più difficili, quelle che richiedono un pizzico di sacrificio, a insegnare tantissimo.

Piccola postilla sul “pizzico di sacrificio”. Non crediamo a quella narrazione che vede arrivare all’apice del successo e della realizzazione soltanto coloro che rinunciano a tutti, che accettano di piegarsi a ritmi sfiancanti, che non coltivano nella vita altri valori se non quello di perseguire uno standard altissimi. No! Per noi questo discorso non funziona. Vogliamo studenti e laureati felici, gioiosi, questa è la nostra più grande preoccupazione.

Per questo scriviamo questi articoli, per darti strumenti per vivere il più serenamente possibile il percorso universitario. Ma torniamo all’argomento dell’articolo e di questo paragrafo. Abbiamo pensato che tra i consigli per rispondere alla domanda come si fa a studiare quando non si ha voglia dovesse comparire quello relativo ai metodi di studio.

Sappiamo benissimo che nelle scuole superiori (ma neanche nelle scuole medie o elementari) non viene assolutamente insegnato un metodo di studio, c’è davvero poco spazio per coltivare negli studenti la capacità di gestire l’apprendimento. Le conseguenze di questa distanza sono disastrose. Studenti e studentesse lasciati alla deriva davanti a centinaia di pagine.

Fortunatamente in Italia si stanno sviluppando e sono molto diffusi i corsi sui metodi di studio. Ti suggeriamo di farci un pensierino.

Appassionarsi allo studio: ascoltare gli esperti

Vuoi sapere come appassionarsi a qualcosa è diventato possibile, soprattutto grazie a internet? Pensa alla materia più noiosa che conosci. Sai ci sono persone che riuscirebbero a fartela amare in pochissimo tempo? Ormai sui social spopolano profili e contenuti generati da esperti di determinate materie, che agevolano conoscenze anche strutturate e verticali in modo semplice e versatile.

Sono risorse preziose per coloro che si annoiano a morte ad approcciare una nuova materia, che sentono lo scoraggiamento che sale quando sono costretti ad affrontare una disciplina che sembra particolarmente ostica. Ci sono moltissimi esempi interessanti, dalla fisica alla chimica, dalla filosofia alla storia antica passando l’economia, ormai è possibile avere a disposizione un piccolo grande Bignami virtuale in qualsiasi momento.

Certo, non puoi studiare soltanto tramite i video di YouTube, ma possono essere una validissima risorsa per farti accendere la motivazione, farti comprendere l’architettura degli argomenti di una materia e darti una prima infarinatura per affrontare lo studio di una materia difficile con un altro mood.

Non tutti i docenti saranno d’accordo con questo nostro consiglio, e sconsigliamo di affermare in sede di esame che tra le fonti a cui si è attinto si trovano influencer e tiktoker, però noi crediamo da sempre che le nuove tecnologie siano alleate nella costruzione di nuovi processi educativi e d’apprendimento.

Riposare per studiare bene

Dopo tante belle parole su come appassionarsi a qualcosa che non ci piace e come studiare materie difficili o noiose vogliamo concludere con un consiglio apparentemente lontanissimo da questo tema: il riposo.

Riposare bene per studiare bene è importantissimo, molto più di quanto si pensi. Sappiamo che gli studenti universitari, soprattutto quelli più giovani, non ne vogliono sapere di andare a letto presto e di fare una vita sana e regolare, ed è comprensibile e pure giusto. Ma riposare dovrebbe essere una priorità, anche per chi non fa lavoro fisico ma intellettuale. Dormire una buona quantità di ore, fare un po’ di sport o attività all’aria aperta, sono il carburante per affrontare le materie che non ci piacciono con un altro spirito.

Speriamo che questi consigli siano stati di aiuto. Ci auguriamo che la tua esperienza di studio possa sempre essere soddisfacente, anche se è normale che non lo sia assolutamente sempre. Tieni duro, un domani anche i momenti peggiori varrà la pena di ricordarli!

Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com

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