Guida su come prepararsi ai test di ammissione per l’università
Le facoltà universitarie a numero chiuso vincolano l’accesso degli studenti al superamento di una prova selettiva; ecco perché chi intende iscriversi ad un corso di laurea a numero programmato dovrebbe sapere come prepararsi ai test di ammissione per l’università.
Se stai leggendo questo post probabilmente hai intenzione di iscriverti ad un corso di laurea a numero programmato per cui hai bisogno di conoscere le modalità di selezione e qualche suggerimento per prepararti nel modo giusto.
Nel corso di questo post ti spiegheremo come funzionano i test di ingresso per l’università e quali sono gli step per prepararsi e superarli brillantemente.
Tipi di test
L’accesso ai corsi di laurea, a seconda della facoltà e dell’ateneo, può essere soggetto ad alcune limitazioni di tipo numerico/selettivo.
L’accesso ai corsi può essere libero, quando non prevede alcuna prova per l’ammissione, oppure a numero programmato.
Per i corsi a numero programmato locale è la singola università che decide di limitare le immatricolazioni attraverso un test di ingresso.
L’ateneo si occupa quindi della pubblicazione del bando di ammissione, all’interno del quale vengono inserite tutte le info relative alle modalità di iscrizione, ai programmi d’esame, ai criteri di valutazione e alla definizione delle graduatorie.
Per i corsi a numero programmato nazionale la limitazione, e quindi i test di ingresso, sono gestiti dal Miur.
Il Ministero pubblica annualmente un bando contenente le date dei test, le immatricolazioni, i termini e le modalità di iscrizione, i programmi di studi e le graduatorie.
Ecco di seguito i corsi a numero programmato a livello nazionale:
- Medicina e chirurgia (corsi di laurea magistrali a ciclo unico)
- Odontoiatria e protesi dentaria (corsi di laurea magistrali a ciclo unico)
- Medicina veterinaria (corsi di laurea magistrali a ciclo unico)
- Professioni sanitarie, tecniche e della riabilitazione (corsi di primo e secondo livello)
- Scienze della formazione primaria (corsi di laurea magistrali a ciclo unico)
Le prove per le facoltà a numero programmato si svolgono simultaneamente nelle varie sedi universitarie per cui, se ti stai domandando se si possono fare più test di ammissione all’università la risposta è ‘no’.
Nell’ambito dei test di ammissione all’università si distinguono i test di sbarramento e i test propedeutici.
I test di sbarramento impediscono di accedere al corso di laurea nel caso in cui non vengono superati.
I test propedeutici invece, anche se non vengono superati permettono ugualmente l’iscrizione ad un corso di laurea. Tuttavia forniscono uno spunto di riflessione importante in merito all’eventuale inadeguatezza del percorso rispetto alle proprie attitudini.
Se ad esempio uno studente parte dal quesito ‘non so che univeristà fare’ il test rappresenta uno strumento utile per fare una prima scrematura.
Come prepararsi ai testi di ammissione per l’università: consigli e strategie
Entriamo nel cuore del nostro post per capire come prepararsi per i test universitari, ovvero come aumentare le possibilità di superare la selezione.
La preparazione segue le stesse linee guida valide per gli esami; si parte quindi dall’organizzazione del materiale di studio per arrivare all’utilizzo di tecniche e strategie per velocizzare e migliorare la memorizzazione e la comprensione degli argomenti.
Il manuale
Il primo passo per prepararsi a superare un esame di ammissione è organizzare il materiale di studio, ovvero acquistare il manuale giusto.
La scelta deve tenere conto di una serie di parametri, primo fra tutti la facoltà, ovvero l’indirizzo di studi.
Bisogna inoltre tenere in considerazione il tipo di test. In commercio esistono manuali specifici per i TOLC (Test OnLine CISIA) e testi specifici per alcune università.
Tra i manuali più utilizzati attualmente dagli studenti quelli prodotti dalla casa editrice Alpha Test.
In generale, i manuali contengono tutto ciò che serve per prepararsi, a partire dalla parte teorica fino ad arrivare alle esercitazioni pratiche e alle verifiche.
Un approfondimento particolare merita il discorso relativo agli esercizi.
Attraverso le simulazioni è possibile familiarizzare con lo studio universitario, totalmente differente da quello del liceo, e sviluppare il ragionamento logico idoneo ad affrontare un corso di laurea.
Per quanto l’acquisto del manuale comporti una spesa, si tratta di un investimento imprescindibile, i cui benefici sono riscontrabili nella qualità dello studio e della preparazione.
Prima di concludere il paragrafo un piccolo consiglio.
Il manuale rappresenta lo strumento fondamentale per prepararsi, tuttavia bisogna considerare il fatto che si tratta di un unico testo.
Per quanto possa essere ben fatto non può contenere tutti i dettagli relativi agli argomenti trattati.
Ecco perché consigliamo di approfondire sui testi delle superiori le nozioni e le informazioni fornite in maniera piuttosto ‘superficiale’ sul manuale.
Sul web è comunque possibile reperire ulteriore materiale di approfondimento, ovvero esercitazioni e simulazioni di test di ingresso attraverso i quali fare pratica.
Il metodo di studio
Dopo aver scelto il manuale sul quale studiare e dopo averlo acquistato si passa alla fase operativa: la fase di studio.
Così come per qualsiasi altro esame bisogna partire da una buona organizzazione, ovvero da una metodologia produttiva che permetta di ottimizzare i tempi e le energie.
Un metodo di studi efficace rappresenta la base essenziale per la preparazione ai test universitari.
A differenza di quanto accade al liceo, il test di ammissione introduce ad una nuova realtà di studio, per la quale l’impostazione dell’apprendimento non è più gestita dal professore ma dallo studente.
Il senso di responsabilità diventa un requisito importantissimo per prepararsi in maniera adeguata e superare brillantemente la prova.
È quindi fondamentale impostare un metodo di studi in grado di allinearsi alle caratteristiche degli argomenti da approfondire, e che allo stesso tempo risulti adeguato alle personali predisposizioni.
Ogni studente ha esigenze e caratteristiche peculiari per cui deve essere capace di individuare e utilizzare una metodologia fortemente personalizzata.
A tal proposito suggeriamo di fare qualche test per trovare il proprio metodo di studio, apportando laddove necessario le dovute modifiche per adattarlo alle personali esigenze.
Si parte quindi da una pianificazione delle tempistiche, che scandisca i ritmi quotidiani dello studio e definisca giorno per giorno cosa e per quanto tempo studiare.
Trattandosi di test incentrati sull’interdisciplinarietà, ovvero su varie materie che andranno studiate contemporaneamente, è importante identificare una solida metodologia, basata su tecniche e strategie atte a velocizzare la memorizzazione e la comprensione di nozioni e concetti.
Nell’ambito di un metodo di studi efficace finalizzato a superare un test di ammissione rientrano, a seconda delle esigenze, strumenti di apprendimento di vario tipo.
Tra le più utilizzate le tecniche di memoria, le mappe mentali e concettuali e la lettura veloce.
Le esercitazioni
La teoria è indubbiamente la base essenziale per prepararsi a superare i test di ingresso all’università.
Tuttavia sappiamo bene che la parte teorica, per essere assimilata nel modo giusto deve essere affiancata dalla pratica. Memorizzare una serie di concetti e informazioni senza comprenderli davvero, e senza essere in grado di metterli in pratica, non serve a nulla.
Solitamente i manuali contengono anche una parte dedicata agli esercizi, la cui finalità, oltre all’esercitazione pratica, è verificare il livello di apprendimento e comprensione degli argomenti.
Si tratta di simulazioni che mirano ad incentivare il ragionamento attraverso il quale è possibile arrivare alla risposta corretta.
Attraverso gli esercizi è possibile individuare eventuali concetti poco chiari, carenze e lacune da colmare con uno studio più approfondito.
Un’ulteriore finalità delle esercitazioni è quella che riguarda la gestione del tempo.
I test di ammissione, come qualsiasi altra prova o esame scritto, prevedono un limite temporale entro il quale devono essere svolti.
Esercitarsi sull’aspetto ‘tempo’ è importante per evitare errori commessi a causa della fretta, ovvero dell’ansia determinata dal tempo che scorre.
In ogni caso su internet è possibile trovare tantissime risorse che permettono di svolgere simulazioni di test direttamente online; attraverso una ricerca su Google lo studente può accedere alle banche dati contenenti le domande relative ai test di ammissione degli anni precedenti.
Lo studio in gruppo
Un vecchio detto recita ‘l’unione fa la forza’, ovvero il lavoro di squadra determina numerosi vantaggi, sia pratici che psicologici.
Attenzione però, i benefici sono legati ad una serie di regole da rispettare.
Partiamo da quelli che sono i benefici per chi sceglie di preparare i test per l università in compagnia di uno o più colleghi di facoltà.
Il primo beneficio è di natura motivazionale.
Studiare in gruppo significa farsi trascinare dalla motivazione generale degli altri componenti del gruppo nei momenti di difficoltà, quando la propria motivazione vacilla.
Chi studia in gruppo può costantemente contare sul sostegno dei colleghi; un sostegno che può essere di natura didattica o psicologica.
Durante la preparazione degli esami di ammissione all’università è possibile scambiarsi consigli, confrontarsi sugli argomenti e aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà, quando ci si ritrova di fronte a materie particolarmente complesse o per le quali non si ha particolare predisposizione.
Tra i vantaggi determinati da un gruppo di studio rientra la possibilità di mettere alla prova la propria preparazione e testare il proprio livello di apprendimento.
Come anticipato in precedenza studiare con altre persone si rivela efficace e utile a patto che si rispettino alcune regole basilari: condizioni senza le quali si rischia di sprecare inutilmente tempo prezioso.
La prima è che tutti i membri del gruppo abbiano seriamente intenzione di prepararsi per superare i test di ammissione.
La seconda condizione riguarda l’impostazione di alcune regole di condotta, per evitare che una sessione di studio diventi uno spreco di tempo.
Quando si studia con altre persone il rischio ‘distrazione’ è sempre in agguato, per cui bisogna impegnarsi a rimanere concentrati e ad ottimizzare al massimo i tempi.
Attenzione quindi a creare o scegliere un buon gruppo di studio, con il quale riunirsi per studiare con serietà.
Anche nel caso dell’apprendimento collettivo è importante impostare e seguire un metodo, che scandisca le tempistiche e organizzi praticamente lo studio.
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