Master | 02 Marzo 2022
Intelligenza artificiale: cos’è e quali sono le sue applicazioni

Intelligenza artificiale: cos’è e quali sono le sue applicazioni

Intelligenza artificiale oggi, se ne parla tantissimo, anche se non tutti hanno ben capito cos’è e dove viene applicata? Quali sono le questioni etico-sociali? Può essere considerata un’opportunità o una minaccia per l’umanità?

Si tratta di alcuni dei numerosissimi quesiti che ruotano intorno a una tematica di grande attualità, dibattuta, analizzata, studiata e criticata da svariati punti di vista.

La realtà dei fatti è che oggi assistenti virtuali, aria condizionata intelligente, auto a guida autonoma e cyber-sicurezza fanno parte della nostra vita quotidiana; ciò significa che ognuno di noi deve imparare ad utilizzarle, ma anche a conviverci, possibilmente conoscendone potenzialità e criticità.

In questo post analizzeremo il concetto di Intelligenza Artificiale e le relative applicazioni; approfondiremo le caratteristiche e le opportunità occupazionali per chi decide di lavorare nel settore.

Le origini dell’IA

Prima di entrare nel merito di caratteristiche e utilizzi della disciplina oggetto di questo articolo è d’obbligo una breve introduzione sull’intelligenza artificiale.

Convenzionalmente le origini dell’intelligenza artificiale risalgono al XVII secolo, quando vengono realizzate le prime macchine per effettuare calcoli automatici.

Nel 1956, durante un convegno tenutosi in America, viene introdotto e utilizzato per la prima volta il termine ‘Intelligenza Artificiale’ che sostituisce la denominazione ‘Sistema Intelligente’ fino a quel momento utilizzata.

In occasione del convegno furono presentati programmi all’avanguardia, in grado di effettuare ragionamenti logici basati sulla matematica.
In particolare, il ‘Logic Theorist’ veniva presentato dai ricercatori informatici Allen Newell e Herbert Simon come un programma in grado di dimostrare alcuni teoremi matematici partendo da una serie precisa di informazioni.

Nel corso degli anni i progressi nel campo dell’intelligenza virtuale artificiale si sono moltiplicati in maniera esponenziale sotto la spinta dell’innovazione tecnologica e dell’evoluzione degli algoritmi.

Con lo sviluppo delle nanotecnologie il settore ha subito un ulteriore impulso.

A questo punto è facile intuire che il rapporto tra intelligenza artificiale e umana ha determinato l’insorgere di questioni etiche, economiche e sociali.
Senza entrare troppo nel merito dei dibattiti e senza volersi schierare, la questione contrappone le grandi opportunità ad una minaccia che intravede una prospettiva ‘apocalittica’ e fantascientifica, ovvero uno scenario dove le macchine prendono il sopravvento sugli uomini e governano il mondo con la loro astuta e perfida mente artificale.

Intelligenza artificiale: cos’è

Il concetto di ‘intelligenza artificiale’ non è semplicissimo, per cui è praticamente impossibile identificare una definizione univoca che riesca a spiegarlo in maniera esaustiva. Non si tratta di una mente artificiale uguale a quella umana, ma di una possibilità ancora più estesa.

Girovagando qua e là in rete, tra i portali e i blog che parlano dell’argomento, non è difficile rendersi conto della vastità e della complessità del concetto, il quale abbraccia numerose e svariate discipline.

Per iniziare a prendere confidenza con l’intelligenza artificiale partiremo dalla definizione fornita dal sito della Treccani, che riportiamo di seguito:

“L’intelligenza artificiale è una disciplina recente che negli anni ha fornito un importante contributo al progresso dell’intera informatica. Essa è stata inoltre influenzata da numerose discipline fra le quali la filosofia, la matematica, la psicologia, la cibernetica, le scienze cognitive. L’intelligenza artificiale studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono di progettare sistemi hardware e sistemi di programmi software atti a fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.”

Si tratta di una disciplina che studia la progettazione e la realizzazione di sistemi AI in grado di simulare le capacità, il ragionamento e il comportamento umano.

Tecnicamente potremmo definirla come un ramo dell’informatica che progetta hardware e software dotati di particolari capacità tipiche dell’essere umano, come ad esempio l’apprendimento, l’adattamento, la pianificazione e il ragionamento.

Si tratta quindi di un’intelligenza virtuale che non fa riferimento soltanto alla capacità di calcolo o di conoscenza e memorizzazione di dati astratti, ma anche ad altre forme intellettive come ad esempio quella spazio-temporale, quella sociale, quella visiva e quella cinestetica.
I sistemi Ai  che riescono a interagire con l’ambiente, a mettersi in relazione con ciò che percepiscono e a risolvere problemi.
Individuano e mettono in atto un determinato comportamento sulla base di analisi effettuate sulle azioni precedenti; sono pertanto in grado di lavorare in autonomia.

Per comprendere meglio: i criteri di funzionamento delle reti neurali del cervello umano, dove risiede la capacità umana di comprendere l’ambiente e di fornire risposte adattive,  sono utilizzati per dotare i computer di intelligenza artificiale.

Da quanto fin qui detto emerge chiaramente una forte correlazione con altre discipline quali la matematica, la cibernetica, le scienze cognitive, la filosofia e la psicologia.

Intelligenze artificali

Completata l’introduzione sull’intelligenza artificiale in generale passiamo ad analizzare le tipologie.

Tre sono i livelli:

  • intelligenza artificiale debole o stretta
  • intelligenza artificiale forte o generale
  • intelligenza artificiale super

L’intelligenza artificiale stretta, conosciuta anche con l’acronimo inglese ANI (Artificial Narrow Intelligence), è caratterizzata da una ristretta gamma di capacità.

Si tratta del livello attualmente sviluppato con maggiore successo, ovvero della tipologia di IA programmata per eseguire singole attività (assistente vocale, riconoscimento facciale ecc.).

A seconda delle caratteristiche l’IA stretta può essere reattiva oppure può avere una memoria limitata.
Nel primo caso non sono previste capacità di memorizzazione dei dati, piuttosto viene emulata la capacità umana di rispondere agli stimoli pur non avendo una precedente esperienza.
Nel caso della memoria limitata la capacità riguarda la memorizzazione e l’apprendimento dei dati; gli stessi dati che vengono utilizzati per prendere decisioni e risolvere problemi.

Nell’ambito del problem solving fornisce risposte sulla base di regole conosciute.

L’intelligenza artificiale generale, conosciuta in inglese con l’acronimo AGI (Artificial General Intelligence), è caratterizzata dalle stesse capacità cognitive umane.

Rientrano nel livello AGI tutti i software che riproducono prestazioni assimilabili a quelle di persone esperte in un determinato campo.

Il funzionamento di tali sistemi si basa sugli algoritmi che attraverso logiche di tipo deduttivo e induttivo partono da una proposizione, assunta come vera, per arrivare ad una seconda proposizione.

L’analisi del linguaggio è il presupposto fondamentale per la comprensione del linguaggio.

L’intelligenza artificiale super, conosciuta anche con l’acronimo ASI (Artificial Super Intelligence), è caratterizzata da capacità maggiori di quelle possedute da un essere umano.

Dopo aver compreso a grandi linee cos’è e come funzionano le intelligenze artificiali analizziamo quali sono le professioni che lavorano a stretto contatto con l’AI, e in particolar modo quella del UX Research

applicazioni intelligenza artificiale

Intelligenza artificiale oggi

Gli ambiti medico, giuridico e del business in generale sono tra quelli in cui più frequentemente trova applicazione l’intelligenza artificiale e la tecnologia blockchain.

Ecco perché l’università Telematica Niccolò Cusano ha attivato il master in Intelligenza artificiale e blockchain: aspetti tecno-giuridici. Applicazioni in ambito medico e industriale.

Si tratta di un corso post-laurea di II livello che mira a trasferire ai corsisti conoscenze e competenze interdisciplinari che permettono di acquisire una buona padronanza dei meccanismi attraverso i quali gli algoritmi producono risultati.
Da tali conoscenze deriva una professionalità qualificata in grado di individuare le soluzioni più performanti ed efficaci da applicare in ambito medico, giuridico e aziendale.

Il master risponde a quesiti del tipo:  ‘quali problematiche possono essere risolte attraverso l’utilizzo di sistemi IA e BC?’; ‘quali sono le fasi da seguire per realizzare un progetto IA o BC?’; ‘quali sono le infrastrutture disponibili per realizzare tali tecnologie?’.

Il programma approfondisce quindi gli aspetti economici, giuridici e manageriali correlati alle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.

  • Introduzione pratica all’Intelligenza Artificiale
  • Matematica essenziale per l’Intelligenza Artificiale
  • Coding essenziale (Python) per l’Intelligenza Artificiale
  • Introduzione alla realizzazione di un sistema di Intelligenza Artificiale: tecniche e principali
  • Introduzione alla tecnologia Blockchain e agli smart contract e implicazione sulla regola giuridica
  • L’Intelligenza Artificiale in azienda: casi di studio
  • Le tecnologie Blockchain in azienda: casi di studio
  • Focus sulle principali applicazioni di Intelligenza Artificiale: focus speciale in campo medico
  • Intelligenza Artificiale e Blockchain: sinergie e aspetti etici, legali e fiscali
  • Il sistema di gestione della data protection con riferimento alle nuove tecnologie
  • Sicurezza Informatica e normativa di riferimento

Al termine del master i corsisti avranno acquisito la professionalità teorico-pratica per svolgere attività di progettazione, sviluppo e realizzazione di soluzioni IA e BC efficaci e produttive; il tutto previa analisi dei requisiti e del rapporto costo-benefici.

Tra i plus del percorso di specializzazione la possibilità di frequentare il corso a distanza, attraverso la pratica modalità formativa e-learning messa a punto da Unicusano.
Si tratta di un’opportunità importante per i professionisti che lavorano e non hanno la possibilità di sottostare a vincoli di orario o di presenza in aula.
Le lezioni possono essere seguite online, in streaming, per cui il corsista può scegliere liberamente quando e dove studiare.
Le video-lezioni e tutto il materiale didattico sono disponibili su una piattaforma telematica accessibile da pc o dispositivo mobile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Il master ha un costo di 4.000,00 euro, da corrispondere in 5 rate.
Per i laureati Unicusano e per tutti i laureati da meno di 24 mesi è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 3.500,00 euro, da suddividere in 5 rate.

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Credits: AndrewLozovyi / Depositphotos.com

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