Come diventare magistrato: percorso di studi, concorso, opportunità
Sei alla ricerca di consigli su come diventare magistrato?
In questa guida ti spiegheremo come si diventa magistrato e qual è il percorso di studi perfetto per intraprendere questa professione.
Quello del magistrato è un lavoro affascinante e impegnativo: si tratta di un percorso di carriera ricco di stimoli sia dal punto personale che professionale, che richiede sacrificio e dedizione.
Vediamo ora chi è il magistrato, quali sono le sue principali responsabilità e quali sono le conoscenze che deve avere per esercitare la professione in modo impeccabile.
La guida completa per diventare magistrato
Dal concorso magistratura al percorso universitario da seguire, ecco una serie di informazioni utili su come diventare magistrato.
Chi è il magistrato
Prima di vedere come diventare magistrato, diamo una definizione di questa figura professionale.
Chi è il magistrato? É un funzionario pubblico con poteri giudiziari, che può ricoprire la carica di giudice o di pubblico ministero. Un magistrato cioè può svolgere due tipi di attività: giudicante quando opera in veste di giudice e requirente quando lavora in veste di pubblico ministero.
Esistono, quindi, diverse tipologie di magistrato. Qui sotto, trovi un piccolo elenco:
- PM o pubblico ministero (processi penali)
- Giudice per le indagini preliminari,
- GUP o giudice dell’udienza preliminare,
- Giudice penale
- Giudice civile
- Giudice di pace (processi penali e civili con sanzioni lievi)
- Giudice amministrativo (processi per reati contro la pubblica amministrazione)
Un magistrato, tra l’altro, può lavorare nei seguenti organi:
- Tribunale ordinario
- Tribunale minorenni
- Tribunale di sorveglianza
- Corte d’Assise
- Corte d’Appello
- Corte di Cassazione
Secondo la legge italiana, la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere (art. 104 della Costituzione).
L’organo di autogoverno della magistratura è il Consiglio superiore della magistratura, organo di rilievo costituzionale, presieduto dal Presidente della Repubblica.
Requisiti per diventare magistrato
Il percorso per scoprire come diventare magistrato richiede la conoscenza dei principali requisiti e delle attitudini necessarie per esercitare la professione.
Le conoscenze specialistiche:
- Diritto processuale
- Diritto costituzionale
- Diritto civile
- Diritto penale
Per quanto riguarda, invece, le conoscenze generali e le soft skills possiamo menzionare:
- Abilità comunicativa
- Attitudine al problem solving
- Lingua inglese
- Informatica
- Tecniche di gestione del personale e delle risorse umane
- Affidabilità
- Accuratezza, capacità di lavorare con minuziosa precisione senza lasciarsi influenzare da fattori interni o collaterali
- Gestione dello stress e grande controllo emotivo
- Capacità di leadership
- Pensiero analitico, intesa come attitudine a ragionare sulle logiche di causa-effetto
- Propensione all’ascolto attivo e al dialogo
Come diventare magistrato: il concorso
Diventare magistrato è difficile? Se ti stai chiedendo come diventare magistrato ordinario, sappi che troverai nella tua scalata una prova molto importante: il concorso pubblico.
Vediamo ora quali sono i requisiti per il concorso in magistratura e le prove da sostenere per ottenere l’abilitazione alla professione.
Requisiti per l’accesso al concorso
Per accedere al concorso e diventare magistrato occorre avere una serie di requisiti previsti dalla legge:
- cittadinanza italiana
- esercizio dei diritti civili
- condotta incensurabile
- idoneità fisica all’impiego
- non essere stati dichiarati per tre volte non idonei nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda
- possedere gli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti
Riguardo l’ultimo punto dell’elenco, è bene consultare l’art. 2 della Legge 30 luglio 2007 n. 111.
Ovviamente, tra i requisiti è previsto anche il possesso della laurea in giurisprudenza. Deve essere un titolo conseguito dopo un percorso universitario di durata almeno quadriennale.
Le prove del concorso per magistrato ordinario
Il concorso per diventare magistrato prevede una prova scritta e una prova orale. La parte scritta verte sulla stesura di tre testi teorici in 8 ore di tempo. Gli elaborati riguardano le seguenti materie: diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo.
La prova orale, invece, affronta tematiche come:
- Diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano
- Procedura civile
- Diritto penale
- Procedura penale
- Diritto commerciale e fallimentare
- Diritto del lavoro e della previdenza sociale
- Diritto amministrativo, costituzionale e tributario
- Diritto comunitario
- Diritto internazionale pubblico e privato
- Elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario
- Colloquio su una lingua straniera a scelta fra inglese, spagnolo, francese e tedesco
“Ho superato il concorso in magistratura“. E adesso? Sicuramente non hai finito di studiare. L’aggiornamento per l’esercizio della professione è un impegno costante, che prevede l’ausilio di una scuola di magistratura disposta dal Consiglio Superiore.
Cosa fa un magistrato: la carriera
Una volta superato il concorso, il magistrato onorario deve seguire un tirocinio di 18 mesi in affiancamento a un giudice o a un pubblico ministero. In caso di esito positivo del tirocinio, viene assegnato a un tribunale come magistrato onorario. Durante il primo anno di esercizio, però, non opera da solo ma viene affiancato da un altro magistrato collaboratore.
Trascorsi undici anni di carriera come magistrato ordinario, può essere ordinato magistrato di Corte d’Appello. Dopo altri sette anni ancora, può essere dichiarato idoneo a diventare magistrato della Corte di Cassazione. E non è finita qui. Trascorsi altri otto anni ancora, è possibile l’accesso alle cariche direttive superiori. In quest’ultimo caso a decidere è il Consiglio Superiore della Magistratura, su parere del Consiglio giudiziario competente.
Differenza tra giudice e magistrato
Una delle domande più comuni in questo campo riguarda una confusione sulla denominazione di giudice e magistrato. Ci si chiede cioè qual è la differenza tra giudice e magistrato?
I due termini spesso vengono considerati sinonimi. In effetti lo sono, in quanto il giudice è un magistrato con funzione giudicante. Si tratta cioè di una figura super partes della magistratura che si occupa del pronunciamento delle sentenze. A seconda del suo ruolo è possibile poi distinguere tra diversi tipi di giudici, dal giudice di pace a quello amministrativo.
Formazione: laurea in giurisprudenza
Ora che abbiamo visto come diventare magistrato, dedichiamoci a un aspetto fondamentale di questa professione: il percorso di studi.
Secondo la legge, per diventare magistrato occorre conseguire una laurea magistrale in Giurisprudenza. L’Università Niccolò Cusano propone un corso di laurea in Giurisprudenza che ha tra i suoi obiettivi formativi:
- Acquisizione degli elementi della cultura giuridica di base, nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche
- Approfondimento di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto in una prospettiva evolutiva
- Acquisizione di capacità di progettazione e stesura di testi giuridici (normativi, negoziali e processuali) con l’uso di strumenti informatici
- Acquisizione di capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica e di comprensione utili ad affrontare problemi interpretativi e applicativi del diritto positivo
Oltre a permettere l’accesso ai concorsi pubblici per magistrato o notaio, il corso permette l’accesso all’esame di stato per diventare avvocato, come previsto dalla legislazione vigente.
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Il percorso formativo prevede le seguenti materie:
- Istituzioni di Diritto Pubblico
- Filosofia del Diritto
- Istituzioni di diritto romano
- Diritto Privato
- Diritto Privato comparato
- Diritto costituzionale
- Diritto amministrativo I e II
- Diritto penale
- Diritto civile
- Diritto ecclesiastico
- Diritto tributario
- Diritto processuale civile
- Diritto processuale penale
- Diritto costituzionale comparato
- Informatica
- Diritto internazionale
- Lingua straniera
Il corso di laurea in Giurisprudenza di Unicusano è erogato online, grazie ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24.
Al termine del percorso di studi, inoltre, è prevista la redazione di un elaborato finale da presentare davanti a una Commissione di laurea.
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