Daniele Di Prisco a Parigi in Francia
Ciao a tutti, sono Daniele di Prisco, uno studente di Ingegneria Meccanica e vi racconto brevemente questa fantastica esperienza in Francia, all’Université Pierre et Marie Curie – Sorbonne.
La scelta di fare questo percorso è nata dalla voglia di mettermi sempre in gioco, sia dal punto di vista personale che accademico. Pur avendo fatto tante esperienze, non avevo mai vissuto per un periodo di tempo prolungato al di fuori della mia “comfort zone” e, inoltre, volevo confrontare la mia preparazione con quella degli studenti di una delle più prestigiose realtà accademiche europee. Così appena è uscito il bando ho colto al volo l’occasione per partire, nonostante non conoscessi bene la lingua!
Ho vissuto in un ambiente fatto di persone provenienti da tutto il mondo, con usi e costumi diversi dai nostri, che prima di questa esperienza non concepivo… e in modo analogo è successo anche da un punto di vista accademico: una lingua diversa, un metodo di studio differente e soprattutto dei modi di ragionare molto diversi dal nostro.
Questa situazione mi ha aiutato a sviluppare una grande capacità di adattamento che, di sicuro, mi tornerà utile anche in ambito lavorativo. In fondo è anche questo il motivo per cui molte aziende spesso preferiscono assumere persone che sono partite per un Erasmus.
Di momenti veramente belli ce ne sono stati così tanti che faccio fatica a posizionarne uno sul gradino più alto del podio. Giusto per citarne alcuni: le feste in battello sulla Senna, le gite a Giverni e Auvers-sur-Oise (rispettivamente dove hanno vissuto Monet e Van Gogh) e le camminate sulla Promenade Plantèè… tutto insieme ad amici provenienti da ogni dove!
I momenti un po' più bui non sono mancati, soprattutto durante il primo periodo: all’inizio avevo un po' di difficoltà ad integrarmi con i colleghi francesi, erano un po' diffidenti e facevo fatica a comunicare con loro per via delle difficoltà linguistiche… ma passate le prime settimane è andata molto meglio!
Inizialmente avevo un po' paura: sia per l’incertezza dell’alloggio, sia per la difficoltà delle attività che andavo a svolgere e infine per il timore di non sapermi integrare bene con le persone del luogo. Poi mi sono buttato affrontando le mie paure e non me ne sono per niente pentito!
È un’esperienza che non solo consiglierei ma che renderei parte integrante del curriculum accademico di chiunque: forma, apre nuovi orizzonti e regala dei ricordi indimenticabili!
Per gli indecisi: se ne avete la possibilità, PARTITE! Le difficoltà della lingua le ha chiunque, anche chi già la conosce bene. Quando pensate cose tipo “Riuscirò ad affrontare l’Erasmus? A dare tutti gli esami? E la lingua?” Pensate che prima di voi milioni di persone hanno pensato esattamente la stessa cosa, compreso il sottoscritto!
Vi assicuro che, quando tornerete, non vedrete l’ora di fare un’altra esperienza all’estero!
Daniele