Flavia Antilici a Bilbao nei Paesi Baschi
La mia esperienza Erasmus è iniziata a Settembre 2019 e si è conclusa a fine Gennaio 2020 a Bilbao, nei Paesi Baschi.
Il percorso è stato difficile e molto impegnativo poiché, considerando che avevo appena iniziato anche l’esperienza con l’Università di Londra, mi sono ritrovata ad intraprendere due nuovi percorsi contemporaneamente, lontana da casa e con una mole di studio non indifferente.
L’impegno è stato tanto, ho dato il massimo per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata e mi ritengo soddisfatta e orgogliosa di me stessa.
Ricordo perfettamente il giorno in cui sono partita: ero un po’ disorientata e avevo con me un
bagaglio pieno di insicurezze e di speranze.
Cinque mesi dopo sono tornata più consapevole, più sicura e più matura.
Dire che fare l’Erasmus sia facile e divertente è riduttivo: è molto di più!
A mio avviso è banale dire le solite frasi come “ti cambia la vita”, perché di fatto la vita non te la cambia, una volta finito il percorso riprende da dove l’avevi lasciata.
Fare l’Erasmus mi ha dato la possibilità di accettare e apprezzare me stessa, le mie debolezze e i miei limiti, mi ha donato una maggior consapevolezza, la scoperta di un lato di me che in fondo già conoscevo ma con cui ho imparato a convivere. Mi ha reso soddisfatta, orgogliosa e fiera di me stessa.
In questi mesi ho imparato a prendermi cura di me, a volermi bene in alcuni momenti e ad odiarmi in altri, ad essere serena nei momenti più belli e a reagire in quelli più tristi, soprattutto quando le cose sembravano difficili e l’unica cosa che avrei voluto era tornare a casa.
Era proprio lì che mi spronavo a non mollare, a continuare, a dirmi che ce la potevo fare e che il fallimento era un’idea che non andava neanche considerata.
Ho trascorso momenti indimenticabili, che porterò sempre nel cuore, in compagnia di
persone più o meno belle e più o meno diverse da me, di cui conserverò sempre un bel ricordo e anche qualche insegnamento.
Sono contenta perché, anche in questa circostanza, sono riuscita ad applicare nozioni e skills già acquisite in momenti pregressi della mia vita: ho imparato a conciliare l’esperienza del vivere da sola e dello studiare, visitare la città, uscire e divertirmi con altri studenti Erasmus calibrando il tempo, non trascurando i miei impegni universitari a Londra e nello stesso tempo gli affetti, le amicizie e i contatti di Roma.
Ho fatto di tutto per rimanere sempre in contatto con i miei amici e per non distaccarmi mai completamente dalla mia città e dalle persone che mi hanno accompagnato fino al giorno della partenza.
Infatti, il consiglio che vorrei dare a chiunque sia interessato ad intraprendere questa esperienza, è proprio quello di non estraniarsi dalla realtà da cui si proviene, di non vivere questi mesi come se la vita dell’Erasmus fosse “eterna”. Tutto quello che fai, le abitudini che prendi, sono momentanee e si esauriranno quando tornerai. Costruite amicizie, instaurate rapporti, modificate ciò che volete, godetevi quei mesi ma tenete sempre a mente che l’Erasmus è una realtà transitoria e che più vi distaccate dalla vita vera più sarà difficile, al ritorno, entrare in contatto con la vita quotidiana e con le persone che ne facevano parte.
Io non mi sento cambiata, mi sento solo più consapevole, più cresciuta, più donna, si sono accentuati solo alcuni aspetti del mio carattere che già possedevo.
È l’esperienza, il modo in cui affronti la vita in base al tuo carattere e alla tua personalità che ti portano ad essere ciò che sei.
Flavia